I Cavaliers hanno fatto meglio dei Mavericks del 2002 e dei Celtics del 1957 con la quindicesima vittoria consecutiva all'inizio della stagione. Affrontando gli Hornets uno dopo l'altro, i giocatori di Kenny Atkinson hanno vinto 128-114 e, come contro i Bulls, i Cavaliers hanno infastidito il loro allenatore con i loro spostamenti di concentrazione.
Tutto è iniziato molto bene con la coppia Allen-Garland che ha segnato dall'inizio e Isaac Okoro che si è portato in vantaggio di 10 punti dopo tre minuti (15-5). Gli Hornets sono già alle corde nonostante i rimbalzi offensivi di Moussa Diabaté, e la ricchezza della panchina di Cleveland fa la differenza con Caris LeVert a mantenere il divario (38-28).
Contro i Bulls, Cleveland ha tolto il piede dall'acceleratore nel secondo quarto, ma questa volta Ty Jerome e Georges Niang hanno continuato a premere. Il pericolo arriva da ogni parte, e l'inserto si gonfia (54-39). Vasilije Micic ferma l'emorragia, ma i Cavaliers dispiegano il loro basket, sempre alla ricerca del tiro più efficace. Per la sesta volta in questa stagione, Cleveland ha superato la soglia dei 70 punti nell'intervallo (72-59).
Un'area efficiente
Al rientro dagli spogliatoi, Grant Williams suonò la rivolta, e gli Hornets segnarono un 6-0 riportandosi sotto i 10 punti. Senza Okoro, fuori per una distorsione, la difesa dei Cavaliers si preoccupa e Miles Bridges costringe Kenny Atkinson a prendersi un time-out (82-76). In tre minuti gli Hornets hanno segnato 17 punti!
Nonostante i passaggi a zona, i Cavaliers non riescono a riprendere il sopravvento, ed è Jarrett Allen, con la sua intimidazione e il suo opportunismo in attacco, a salvare i mobili (97-86). Solo che la potenza e l'abilità di Miles Bridges continuano a porre grossi problemi. Messa in orbita da Ball, l'ala forte di Charlotte firma una chiusura di quarto perfetta, con i Cavaliers in vantaggio di soli tre punti (102-99).
I Cavaliers cercano un secondo vento e come nel 2° quarto, è la coppia Niang-Jerome a prendersi la responsabilità.
Con triple rispondono a Bridges e Cody Martin. Questa volta Kenny Atkinson insiste con la sua zona e gli Hornets sono senza soluzione. Darius Garland segna un 8-0 portandosi in vantaggio di 15 punti a meno di due minuti dalla fine. Charles Lee finalmente sventola bandiera bianca, e i Cavaliers convalidano la loro 15esima vittoria consecutiva.
COSA RICORDARE
– I Guerrieri nel mirino. Con questa 15esima vittoria consecutiva, i compagni di squadra di Daris Garland eguagliano la seconda miglior serie della storia ad inizio stagione, a pari merito con i Rockets del 1993 e i Capitols del 1947. Solo i Warriors del 2015 (24 vittorie di fila) hanno fatto meglio.
– Donovan Mitchell risparmiato. Niente Mitchell in mezzo, ed è una vera e propria “gestione del carico” da parte dello staff medico, che pensa già al prossimo match: trasferta a Boston! Per quanto riguarda l'infermeria, due preoccupazioni, gli infortuni di Isaac Okoro e Dean Wade, ciascuno con una distorsione alla caviglia sinistra.
– Una prima dal… 1972. Per la seconda volta consecutiva, i Cavaliers hanno chiuso con quattro giocatori a 20 punti o più. Questo non gli accadeva dal 1972!
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Come leggere le statistiche? Min = Minuti; Tiri = Tiri riusciti / Tiri tentati; 3 punti = 3 punti / 3 punti tentati; LF = tiri liberi effettuati/tiri liberi tentati; O = rimbalzo offensivo; D=rimbalzo difensivo; T = Rimbalzi totali; Pd = assist; Fte: Falli personali; Int = Intercetta; Bp = Palle perse; Ct: Contro; +/- = Differenza di punti quando il giocatore è in campo; Pti = Punti; Eval: valutazione del giocatore calcolata da azioni positive – azioni negative.