Euro 2024 | Belgio – Romania | “Un laboratorio permanente”: il Belgio, già in rosso

Euro 2024 | Belgio – Romania | “Un laboratorio permanente”: il Belgio, già in rosso
Euro 2024 | Belgio – Romania | “Un laboratorio permanente”: il Belgio, già in rosso
-

Questa giornata di relax con le famiglie, invitate a trascorrere qualche ora allo Schlosshotel Monrepos di Ludwigsburg, dove hanno preso residenza i Red Devils per la fase finale di Euro 2024, ha fatto bene ai belgi. Il giorno dopo la sconfitta contro la Slovacchia, i giocatori hanno potuto – un po’ – pensare a qualcosa di diverso da questo inizio fallito. “È stato un bene per tutti”, conferma Franky Vercauteren. L’ex centrocampista della Nazionale (63 presenze tra il 1977 e il 1988), soprattutto con Anderlecht e Nantes e ora direttore tecnico della Nazionale, è stato colpito da questo fallimento, come l’intera delegazione. “Siamo delusi, è normale, ma non demoralizzati. La sconfitta fa male, ma non c’è stata solo negatività in questa partita, abbiamo avuto occasioni, ci sono state belle sequenze”.

Jbari: “Con Tedesco la selezione è un laboratorio permanente”

I Red Devils hanno avuto quattro giorni per rimettersi in carreggiata prima di incontrare sabato (21:00) a Colonia una squadra rumena perfettamente lanciata dopo il clamoroso successo contro l’Ucraina (3-0, 17 giugno). Per le semifinaliste della Coppa del Mondo 2018, l’equazione è semplice: vincere, o almeno non perdere, per mantenere la possibilità di qualificarsi agli ottavi.

“Sono mesi che sento dire che il Belgio può puntare ai quarti di finale e ancor di più personalmente non mi sorprende questa sconfitta contro la Slovacchia”.interviene l’ex nazionale belga Nordin Jbari (2 selezioni nel 1996 e 1997) e ora consulente di diversi media, prima di attaccare direttamente Domenico Tedesco, allenatore italo-tedesco.

Tedesco Domenico durante Belgio-Slovacchia a Euro 2024

Credito: Getty Images

L’ex attaccante infatti non è gentile con il tecnico. “Ho l’impressione che la selezione sia un laboratorio permanente, che stia ancora cercando la formula giusta e facendo prove. Non ho capito perché abbia spostato Jérémy Doku a destra e Yannick Carrasco in un ruolo difensivo che non è il suo. perché ha schierato due recuperatori, Orel Mangala e Amadou Onana, quando secondo me sarebbe più logico metterne solo uno e associarlo a un giocatore più senior e creativo, come Youri Tielemans, per nutrire meglio Kevin De Bruyne.

Previsti cambiamenti contro la Romania

Contro i rumeni Domenico Tedesco potrebbe apportare qualche cambio, tema sul quale Franky Vercauteren non vuole soffermarsi troppo. “Ci sono discussioni, riflessioni, per migliorare quello che lunedì non ha funzionato, dopo il bilancio della prima partita. L’obiettivo è reagire per vincere questa partita”. E questo non sarà facile contro un avversario noto per la sua solidità difensiva (5 gol subiti nelle qualificazioni), ma la cui efficacia contro l’Ucraina è stata sorprendente, nonostante avesse completato la sua preparazione con due pareggi poco entusiasmanti (0-0) contro Bulgaria e Lichtenstein il 4 e 8 giugno.

I belgi dovranno quindi riuscire sabato dove hanno fallito contro la Slovacchia. Romelu Lukaku, goffo all’inizio, sfortunato dopo che i suoi due gol gli sono stati annullati in seguito all’intervento del VAR, sarà inevitabilmente una delle soluzioni al problema posto da questo intoppo inaugurale. “Non mi aspetto che la Romania si limiti a difendere, ma il Belgio dovrà correre dei rischi ed essere più creativo ed efficiente”sostiene Tom Saintfiet, l’ex allenatore del Gambia ora di stanza nelle Filippine. “Lukaku ha avuto una partita complicata, ma conosciamo le sue qualità finali. Personalmente penso che giocatori come Tielemans o Charles de Ketelaere potrebbero aggiungere qualcosa alla squadra”.

Romelu Lukaku

Credito: Getty Images

Saintfiet rammarica l’assenza di Courtois

Il fiammingo si rammarica anche che Domenico Tedesco abbia fatto a meno di Thibaut Courtois per questo Europeo tedesco, mentre il portiere dei Red Devils, in disaccordo con il suo allenatore, è tornato a fine stagione nella porta del Real Madrid, dopo un infortunio al ginocchio il 19 marzo, in particolare vincere la Champions League contro il Borussia Dortmund il 1° giugno a Wembley (2-0). “Penso che quando hai il miglior portiere del mondo sia meglio averlo con te…” : Nordin Jbari, nello stile meno raffinato che lo caratterizza, non capisce l’inflessibilità di Tedesco. “Che lui e Courtois non vanno d’accordo, ok. Ma non è il compito di un allenatore pensare soprattutto alla squadra, e cercare di calmare gli animi per il bene della squadra?”

L’assenza di Courtois, che si consola trascorrendo le vacanze su uno yacht al largo delle coste sarde, arriva in un periodo particolare per una selezione che ha visto molti dei suoi dirigenti storici (Eden Hazard, Toby Alderweireld) ritirarsi definitivamente o a livello internazionale, e altri , come Dries Mertens in particolare, non rientrano più nei piani di Tedesco. “Ci sono ancora alcuni veterani, come De Bryune, Verthongen, Meunier, Lukaku, ma parte della generazione d’oro non c’è più, sono arrivati ​​giocatori e sento che in Belgio ci sono meno aspettative intorno alla squadra, il che non è una cosa dei favoriti, vediamo meno maglie rosse per strada”osserva Tom Saintfiet.

Di più “non necessariamente meno pressione, che resta alta”, sottolinea Franky Vercauteren. Dopotutto, come ricorda l’ex giocatore dell’Anderlecht, “Il Belgio non è la prima squadra a perdere la prima partita in una competizione importante e ad avere un buon distacco”. La storia del calcio è infatti piena di esempi…

-

PREV Ciclismo. Strada – Francia – David Gaudu positivo al Covid e pacco per domenica
NEXT Cheat sheet Olanda – Francia (0-0): così Deschamps, così frustrante