Sébastien Pocognoli parla della situazione dell’Union, 10°: “Il club è in un momento in cui non bisogna farsi prendere dal panico, ma in un momento di coesione”

Sébastien Pocognoli parla della situazione dell’Union, 10°: “Il club è in un momento in cui non bisogna farsi prendere dal panico, ma in un momento di coesione”
Sébastien Pocognoli parla della situazione dell’Union, 10°: “Il club è in un momento in cui non bisogna farsi prendere dal panico, ma in un momento di coesione”
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Punti contro contenuti

Storia di un inizio di scalata in classifica. L’Unione non sta giocando male ma è frenata dalle preoccupazioni sul realismo offensivo che la appesantiscono. Anche se negli uffici dirigenziali sappiamo che non riusciremo a salire sul podio ogni anno, il vicecampione punta più in alto dell’attuale decimo posto. Ma in una società dove si presta più attenzione alle modalità che ai risultati grezzi, il clima non è teso, a differenza di quanto potremmo vivere in altre società di vertice che si troverebbero nella stessa situazione.

gabbiano

Solo perché l’inizio della stagione non è perfetto non significa che il finale non possa essere felice.

Ci sono elementi positivi lì. Abbiamo visto uno stile di gioco ben definito, la porta inviolata, che per lo staff è già una bella cosa (NdR: così come cifre elevate per gli obiettivi attesi – Expected Goals – e punti attesi). Tutti questi elementi fanno sì che non siamo in un momento in cui reagiamo in modo irrazionale, in cui prendiamo decisioni guidate dalle emozioni, ma piuttosto in un momento di coesione in cui vogliamo superare tutto questo insieme: giocatori, staff e dirigenza. Dopo tre anni meravigliosi in cui tutto è andato bene, il club affronta una sfida collettiva“, continua l’uomo che fu allenatore dell’U23 poco più di due anni fa. “È ora di capire che non tutti gli inizi di stagione possono essere perfetti… il che non significa che il finale non possa essere felice. Bisogna portare qualcosa in più e io, come allenatore, porto tantissima energia positiva; ecco perché i giocatori non si arrendono, come abbiamo visto a Eupen. Ma secondo me non bisogna cedere a decisioni dettate dal panico, perché le cose buone sono tante.

Il rigore di David, un simbolo

Contro Eupen, infine: “Se non fosse per tutto ciò, potremmo dire che qualcosa non va. Ma la partita dell’Eupen è stata ancora una volta una bella sintesi di quello che stiamo vivendo. Anche se il contenuto era bellissimo, abbiamo avuto difficoltà nel primo periodo a realizzarlo; non eravamo realistici. A metà tempo avremmo potuto arrabbiarci e mettere pressione e ho deciso di incoraggiare, di essere positivo; Questo è il mio ruolo da allenatore. Il rigore che Toby (Davide) pareggiare sullo 0-0 è molto importante. E se fossimo stati nervosi o ci fosse stata una mancanza di controllo da parte dello staff, probabilmente il rigore non sarebbe entrato. Penso che la maggior parte dei tifosi lo capisca, anche se ci sono alcune persone insoddisfatte e spesso sono quelle che sentiamo di più. Spero che otteniamo ciò che meritiamo, soprattutto per i giocatori.” Da sabato, idealmente.

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