Manchester City e Girona private della Champions League? La UEFA mette pressione sugli Skyblues

Manchester City e Girona private della Champions League? La UEFA mette pressione sugli Skyblues
Manchester City e Girona private della Champions League? La UEFA mette pressione sugli Skyblues
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Entrambi qualificati alla prossima Champions League grazie al loro piazzamento in Premier League e Liga, Manchester City e Girona rischiano l’esclusione. La colpa è di un azionista comune, il City Group Football, che dovrà ridurre la propria quota nel capitale del club spagnolo.

Secondo la UEFA, il City Group Football, società madre del Manchester City, dovrà ridurre la sua partecipazione nella capitale di Girona affinché il club catalano possa competere nella prima Champions League della sua storia la prossima stagione.

Voluto a evitare conflitti di interessi, il regolamento che vieta a due squadre di partecipare alla stessa competizione europea se hanno lo stesso proprietario si è dovuto adattare alla recente espansione dei consorzi di club, sotto varie forme giuridiche. In una lettera inviata mercoledì sera ai presidenti delle squadre europee, l’organismo di controllo finanziario dei club della UEFA (CFCB) specifica che questo divieto copre molteplici casi di “influenza decisiva” di un’entità sulla condotta di diversi club, ben oltre il “controllo” collegato alla maggioranza del capitale.

Il Girona, posseduto al 47% dal City Group dal 2017, ha la certezza di finire tra le prime 4 della Liga e di qualificarsi per la C1, ed era fiducioso ad inizio stagione nel rispetto delle regole UEFA visto che la cordata emiratina non ha una quota di maggioranza .

Ma secondo la lettera del CFCB, è sufficiente che un soggetto “detenga almeno il 30% del capitale o dei diritti di voto del club”, o anche solo il 10% se è il suo principale azionista. Tra gli altri casi citati, il fatto di rappresentare almeno il 30% dei ricavi operativi, ad esempio tramite un contratto di sponsorizzazione, di ricoprire ruoli chiave nella struttura del club o di aver trasferito almeno tre giocatori nella stessa stagione.

Scadenza 3 giugno, con possibile esenzione

Per poter schierare Manchester City e Girona nella regina delle competizioni europee, il Gruppo City dovrà quindi scendere nella capitale del club catalano entro il 3 giugno, data limite fissata dalla UEFA. Per evitare una vendita affrettata delle azioni, generalmente economicamente sfavorevole, la lettera del CFCB offre tuttavia ai club una possibilità temporanea, limitata alla prossima stagione: trasferire le azioni in un fondo fiduciario senza diritto di ispezione, sotto il controllo della UEFA.

L’anno scorso, la stessa norma sulla multiproprietà dei club ha portato a tre procedimenti nei confronti rispettivamente del Tolosa e del Milan, del club inglese dell’Aston Villa e del club portoghese del Vitoria, nonché del Brighton (Inghilterra) e dell’Union royal Saint-Gilloise (Belgio). . La UEFA ha finalmente chiuso i tre casi dopo “cambiamenti significativi” all’interno dei club interessati per limitare l’influenza dei loro investitori.

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