Lane Hutson: Il furto del decennio?

Lane Hutson: Il furto del decennio?
Lane Hutson: Il furto del decennio?
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Stasera dobbiamo parlare di Lane Hutson. È il primo difensore dai tempi del PK Subban a raggiungere direttamente i nostri cuori con la sua abilità sul ghiaccio. Infatti è il primo giocatore in tutti i ruoli a emozionarci subito…

Anche se il campionario è molto scarso, solo 6 partite nella sua carriera in NHL, Hutson è già uno dei preferiti del pubblico.

Hutson è il generatore che fornisce elettricità all’edificio. È colui con cui tutto diventa possibile agli occhi del partigiano.

Dire che Lane Hutson è speciale è appropriato. Si potrebbe pensare che l’aggettivo sia troppo debole ma per questo motivo nessuna parola sarebbe giusta per descrivere questo giovane. Hutson è davvero speciale: ha un insieme di qualità, sa prendere in giro egregiamente i suoi difetti, il più evidente dei quali è il suo fisico.

La sua acquisizione di informazioni è un grande secondo in anticipo rispetto all’azione che si svolge davanti a lui sul ghiaccio. Anche il suo processo decisionale segue con un vantaggio.

Sui pattini spiazza gli avversari che ha davanti. Non ha finito di togliere i pantaloni al nemico che è venuto a prendergli il disco.

Entra negli angoli senza paura perché sa proteggersi, indipendentemente dall’obiettivo di uscire con il disco.

Proprio il disco, era da molto tempo che non vedevamo un giocatore prendersene cura così gelosamente in uniforme canadese.

Oltre alla sua straordinaria capacità di generare attacco, di supportare l’attacco, di creare occasioni da gol per i suoi compagni di squadra, Hutson ha questa risorsa ricercata: il tempo di possesso del disco. Per quanto semplicistico possa sembrare, nell’hockey quando hai il disco, l’avversario non ce l’ha, quindi più a lungo ce l’hai, più a lungo non rischi di farti segnare un gol.

Diciamo che per una squadra che da diversi anni si trova all’ultimo posto della classifica per possesso palla e al top per palle perse, l’aggiunta di una pepita come Lane Hutson vale oro. .

Il gioco dei confronti è tanto rischioso quanto affascinante. Tra i suoi contemporanei, Hutson già non soffre di paragoni con Quinn Hughes, Cale Makar e Adam Fox.

In altezza è leggermente il più piccolo dei 4, anche in peso, ma con il passare delle stagioni livellerà gli altri 3, è ancora in età prepuberale.

Ciò che è ancora più favoloso è che Hutson è una scelta tardiva del secondo round, una 62esima scelta assoluta nel 2022.

Solo Adam Fox è stato chiamato più tardi di lui, al 66° posto assoluto nel terzo turno del 2016.

Cale Makar è una quarta scelta assoluta nel 2017 e Quinn Hughes è una settima scelta assoluta nel 2018.

Le probabilità che Hutson diventi il ​​più grande affare dell’asta del 2022 sono enormi. Potrebbe infatti essere considerato il furto del decennio.

Soprattutto se lo lasciamo giocare. Questa responsabilità non è solo quella di Martin Saint-Louis, probabilmente l’uomo migliore che attualmente dà piena libertà a Hutson.

È anche quella dei suoi compagni: una squadra di hockey è una famiglia, una microsocietà.

Il più delle volte abbiamo incolpato il PK Subban per i suoi rapporti tesi all’interno dello spogliatoio del canadese. È vero che l’esuberanza di Pernell-Karl non ha soddisfatto tutti i suoi compagni di squadra.

Ma trovo ingiusto che PK sia l’unico additato, che nessuno parli del carattere “egoista” di Max Pacioretty nonostante sia capitano della squadra…

Quello che voglio dire è che i compagni di squadra di Hutson sentono il rumore attorno al giovane difensore. Non sono insensibili e soprattutto non indifferenti alla popolarità istantanea della recluta…

Sono gelosi? Sono convinto di no.

Ma sono sempre felici di vederlo tenere il disco per il tempo necessario a individuare la migliore opportunità offensiva possibile? Quindi qui mi permetto di dire di no. Lunedì sera, sotto 4-3 contro i Penguins nel terzo, quando Lane si è avventurato in profondità nel terzo offensivo, Kirby Dach si è ritirato in panchina invece di dirigersi dritto verso la porta. Suzuki non ha fatto in tempo ad arrivare, Caufield è andato a morire dietro la rete dove non è riuscito a segnare e Slafkovsky aveva entrambi i piedi nel cemento sulla linea blu…

Per quello ? Solo loro lo sanno. Voglio solo ricordarti che in questa sequenza, l’ultimo delinquente sul ghiaccio è stato Lane Hutson, sulla buona strada per una nomination come Rookie of the Year!

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