Fiaccolata: Drogba accende il calderone olimpico davanti al Vélodrome

Fiaccolata: Drogba accende il calderone olimpico davanti al Vélodrome
Fiaccolata: Drogba accende il calderone olimpico davanti al Vélodrome
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Dalla basilica di Notre-Dame de la Garde allo stadio Vélodrome: il passaggio della torcia olimpica ha concluso giovedì alle 19:30 la sua prima giornata in Francia, dopo un viaggio accolto da migliaia di spettatori. Il calcio è stato il filo conduttore della giornata: Basile Boli, passato ai posteri con il gol della vittoria per l’OM nella finale di Champions League del 1993, ha acceso la fiamma all’inizio della mattinata. Didier Drogba, un’altra leggenda olimpica, è stato l’ultimo dei 200 portatori della giornata.

Alonzo, Necib e Papin nella staffetta

Per tutta la giornata, persone e personalità anonime si sono avvicendate negli otto quartieri della seconda città di Francia. Gli organizzatori hanno scelto portaerei emblematici prima di arrivare al Vélodrome: prima il rapper Alonzo, poi il Pallone d’Oro 1991 Jean-Pierre Papin, ex goleador dell’OM, ​​o ancora Louisa Necib, marsigliese ed ex numero 10 della squadra francese, che è stato il primo ad entrare in campo. “Molto felice, molto orgoglioso anche di aver partecipato, che fosse ieri (mercoledì, durante il suo concerto al Porto Vecchio) o oggi (questo giovedì)all’inizio dei Giochi Olimpici, nella città più bella di Francia »ha commentato Alonzo dopo il suo periodo.

L’impressionante staffetta di Soprano

Valentin Rongier, attuale capitano dell’OM, ​​ha poi camminato lungo le tribune vuote, quindi ha attraversato il campo passando per il cerchio centrale ricoperto da una bandiera con i colori del Marsiglia. Poi ha risalito i corridoi delle tribune fino al tetto dello stadio, dove lo aspettava il rapper Soprano, un altro bambino dei quartieri poveri del nord della città. Sorridente, “Sopra” ha poi effettuato un’impressionante staffetta su uno stretto corridoio-scala, lungo il disegno ondulato del tetto, prima di passare la luce olimpica alla centrocampista dell’OM Jenny Perret, 23 anni. E così è stata la giovane, dopo un lungo viaggio sul tetto, a passare la fiamma a Éric Di Meco, altro campione europeo 1993 con l’OM. Didier Drogba ha acceso il calderone per concludere la giornata.

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