Ritorno della NHL in Quebec: Marchand risponde a Bettman

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“Nel contesto economico del 1995, non siamo più in questo stato di cose. Nel 2024 siamo completamente altrove. Siamo in un’ottima situazione economica e preferisco che mettiamo le carte in tavola perché il Quebec non è più lo stesso”, ha difeso martedì il sindaco, prima del suo ingresso in consiglio comunale.

La settimana scorsa si sono giocate due partite preparatorie della NHL al Videotron Center. Non abbastanza per far sussultare il commissario Gary Bettman, che continua a non vedere alcun interesse nel mercato dei capitali per una possibile espansione.

Il commissario della NHL Gary Bettman ha parlato ai media lunedì, prima della partita tra il canadese e i Penguins a Montreal. (Graham Hughes/Stampa canadese)

“Purtroppo i nordici dovettero andarsene perché non avevano un’arena vera e propria, non c’era il progetto di costruirne una e nessuno voleva possedere la squadra. È sempre difficile rimettere il dentifricio nel tubetto”, ha detto lunedì ai media, a margine di uno scontro tra Penguins e Canada.

La sua dichiarazione forse non è stata esplicita sulla situazione economica del Quebec, ma riportando le argomentazioni di 30 anni fa implica che il commissario non ha realmente guardato all’evoluzione della città da tutti questi anni, estrapola il sindaco.

“Stupito” dalle giustificazioni addotte per spiegare la mancanza di voglia di riportare in vita una squadra, Bruno Marchand difende che la sua città “non è affatto la stessa realtà demografica, finanziaria ed economica”.

“Il Quebec è cambiato ed è un mercato economico molto diverso rispetto a 30 anni fa”.

— Bruno Marchand, sindaco del Québec

“I nordici se ne sono andati nel 1995 e c’erano delle ragioni per questo, siamo tutti d’accordo”, concorda. Ma per quanto riguarda le sedi centrali, l’equilibrio tra pubblico e privato, il tasso di disoccupazione e il numero di abitanti – 200.000 persone in più dal 1995 e 227.000 persone in più nei prossimi 25 anni – il Quebec è ora “altrove”, sostiene il signor Marchand.

Non il primo criterio

Alla domanda se ritiene che il signor Bettman non sia affatto informato sullo stato del mercato, il sindaco del Quebec risponde che “non è tra i suoi primi criteri da considerare”.

Il sindaco del Quebec, Bruno Marchand, afferma che la città sosterrebbe un proprietario interessato ad una franchigia NHL, “a tempo debito”, se la situazione si presentasse. (Jocelyn Riendeau/Archivio Le Soleil)

“Non credo che sia molto informato, perché non è quello che la Lega Nazionale guarda quando sceglie l’espansione.”

Tra i criteri principali, Bruno Marchand ammette che occorre innanzitutto un attore privato “che sia in grado di pagare”. “Perché ciò accada ci vogliono i proprietari, ha ragione. Viene dai proprietari e attualmente Bettman dice che non c’è.”

Inoltre, i diritti televisivi, importanti per la NHL, non sarebbero necessariamente attraenti sul mercato qui. “In che modo l’arrivo di una nuova concessione promuove un mercato allargato e porta a diritti televisivi più alti? In Quebec il mercato è coperto dal canadese. Quando si tratta di diritti televisivi, non è necessariamente quello che porta più soldi”, riconosce anche il sindaco Marchand.

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