Luis Enrique vive come un fallimento le situazioni in cui i suoi giocatori “vanno dove vogliono” in campo

Luis Enrique vive come un fallimento le situazioni in cui i suoi giocatori “vanno dove vogliono” in campo
Luis Enrique vive come un fallimento le situazioni in cui i suoi giocatori “vanno dove vogliono” in campo
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Nel terzo episodio della serie dietro le quinte della sua avventura al PSG, trasmessa questo lunedì su Movistar+, Luis Enrique spiega che vuole controllare meglio i movimenti dei suoi giocatori in campo. Anche il tecnico spagnolo è convinto che la sua squadra progredirà nel corso dei mesi.

L’epilogo della serie dietro le quinte dell’avventura di Luis Enrique al PSG è andato in onda questo lunedì su Movistar +. In questo terzo e ultimo episodio, girato alla fine della scorsa stagione, l’allenatore spagnolo spiega di voler controllare ancora di più i movimenti dei suoi giocatori in campo. Per imporre meglio i suoi precetti. “Se un giocatore va dove vuole, vuol dire che ci sono situazioni di gioco che non posso controllare”, scivola l’ex allenatore della Roja. “Il prossimo anno, voglio controllarli tutti, senza eccezioni”.

Interrogato sui risultati della sua prima esercitazione a Parigi, il tecnico, 54 anni, si mostra entusiasta e lucido: “Se sono soddisfatto del mio lavoro? Sì. Avrei potuto fare meglio? Sì, è chiaro. Credo che lo faremo” migliorare? Sì, senza il minimo dubbio.”

“Abbiamo meritato la qualificazione alla finale di Champions League”

In quest’ultima puntata del documentario sulla sua vita quotidiana tra il Campus di Poissy e il Parco dei Principi, dal titolo Non ne hai ideaLuis Enrique discute anche dell’eliminazione del PSG contro il Dortmund in semifinale di Champions League. Dopo essere stati battuti in Germania all’andata (1-0), i parigini hanno perso con lo stesso punteggio al ritorno davanti al pubblico di casa lo scorso maggio. Abbastanza per frustrare l’allenatore asturiano.

“Penso che avremmo meritato di qualificarci per la finale di Champions League, ma è così”, dice Luis Enrique. “È stata una partita tra la vita e la morte? Vai in un ospedale e vedrai come sono la vita e la morte. Non ho mai pianto in vita mia perché ‘ho perso una partita e non piangerò mai per questo.’

Alexandre Jaquin con Edgar Groleau

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