PSG campione di Francia – Parigi, un titolo diverso dagli altri

PSG campione di Francia – Parigi, un titolo diverso dagli altri
Descriptive text here
-

L’estate scorsa Parigi ha cambiato tutto. In Ligue 1 non cambia nulla. Il PSG ha vinto il nuovo titolo di campione di Francia questo mercoledì grazie al pareggio contro Le Havre (3-3) e soprattutto alla sconfitta del Monaco contro il Lione (3-2). Routine. È necessario misurare l’influenza parigina sulla Ligue 1 ormai da più di dieci anni. Questo titolo, il 12esimo della storia, è anche il terzo consecutivo e, cosa più spettacolare, il 10esimo nelle ultime 12 stagioni. Quest’anno, come da sempre, c’è il Paris e gli altri nel campionato francese.

Un anno dopo aver superato il Lens solo di un piccolo punto, il PSG regnava sovrano. Nizza ha avuto una vaga illusione fino al 13° giorno. Il club della capitale ha ripreso le buone vecchie abitudini eppure, contrariamente a quanto potrebbe far pensare l’andamento della stagione, questo titolo non è come gli altri. Le avversità non c’entrano nulla con questa constatazione perché la L1 è ancora alla ricerca di un forte concorrente con cui competere, a lungo termine, per il titolo a Parigi.

Se questa incoronazione è così singolare è perché corona due stagioni in una

Se questa incoronazione è così singolare è perché corona due stagioni in una. La prima, quella di un Kylian Mbappé che teneva sulle spalle un collettivo sofferente di cui non sapevamo davvero cosa pensare. Questo era sia una reliquia di tutto ciò che il Parigi aveva conosciuto prima, con allenatori incapaci di dare una personalità alla propria squadra, sia un abbozzo di quello che sarebbe diventato in seguito.

Perché per due mesi, e dopo una sequenza fiacca in cui è stato necessario digerire la graduale retrocessione del miglior giocatore parigino, il PSG ha trovato una squadra. Per la prima volta da quando Laurent Blanc, un allenatore, Luis Enrique in questo caso, ha lasciato il segno nella sua squadra. Un processo reso possibile dalle partenze di massa di individui geniali che hanno reso fragile il collettivo (Neymar, Lionel Messi). Anche se questo esilio non ha impedito al Parigi di vivere il suo psicodramma con la partenza anticipata di Mbappé e la sanzione di un allenatore determinato a consolidare la sua autorità. Questi due hanno sicuramente incarnato la stagione.

Una svolta nella storia recente del club

Perché questo titolo, il PSG lo deve ovviamente innanzitutto a Kylian Mbappé, capocannoniere, miglior giocatore e spina dorsale del dominio parigino. Poi Luis Enrique, la materia grigia di una squadra che ha imparato, poco a poco, a vivere in Ligue 1 senza la sua superstar e addirittura quasi senza stella. Il PSG ha dimostrato che l’assenza di Mbappé non era inevitabile nonostante una stagione che resterà la più vincente tra quelle di Bondy.

Un paradosso molto curioso per una stagione altrettanto curiosa visto che mai il PSG è stato così dipendente da un’individualità prima di riuscire a liberarsene. In ogni caso, segna una svolta nella storia recente del club poiché volta le spalle a tutto ciò che ha costruito finora la Parigi del QSI, i lustrini e le gonfiature. L’ultimo titolo di campionato francese di Mbappé è anche il primo per il PSG di Luis Enrique. Un titolo diverso dagli altri.

-

PREV BMX. Cherbourg: Mathis, 9 anni, è negli Stati Uniti per gareggiare nei campionati del mondo dilettantistici
NEXT Il forte messaggio di Dugarry sul PSG e Luis Enrique!