La FFR ha presentato denuncia contro l’allenatore U18 per la scomparsa di Medhi Narjissi

La FFR ha presentato denuncia contro l’allenatore U18 per la scomparsa di Medhi Narjissi
La FFR ha presentato denuncia contro l’allenatore U18 per la scomparsa di Medhi Narjissi
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L’avvocato di Stéphane Cambos ritiene che la FFR abbia tentato di mettere alla berlina il suo cliente per fargli assumere la responsabilità della tragica scomparsa del giovane internazionale.

Stéphane Cambos, allenatore della squadra francese under 18 implicato dalla Federazione francese di rugby in un’indagine interna sulla scomparsa in mare di Medhi Narjissi, ha presentato una denuncia per denuncia diffamatoria, ha annunciato il suo avvocato.

In un’intervista pubblicata martedì dal quotidiano Sud Ouest, Me Arnaud Dupin ritiene che la FFR ci abbia provato “alla berlina” suo cliente per fargli assumere la responsabilità della scomparsa del giovane internazionale. L’ufficio dell’avvocato di Bordeaux ha confermato all’AFP la presentazione di una denuncia alla Procura di Parigi.

Oggi stiamo sacrificando un uomo, mettendolo alla gogna, lo stiamo sopraffacendo con tutti i mali.

Io Arnaud Dupin

“Non spetta al presidente della FFR fare giustiziami deplora Dupin. Oggi stiamo sacrificando un uomo, mettendolo alla gogna, lo stiamo sopraffacendo con tutti i mali. Notiamo che Florian Grill, presidente della FFR, ha ricordato durante il suo viaggio in Argentina quest’estate un principio fondamentale del nostro diritto che è la presunzione di innocenza. Evidentemente, qui, riguardo a Stéphane Cambos, se ne è dimenticato.

“Nel suo rapporto, la FFR mette in dubbio le condizioni di organizzazione di questa sessione, pur indicando che Stéphane Cambos era consapevole dei pericoli di Dias Beachrileva l’avvocato, sempre sulle colonne di Sud Ouest. Ciò equivale a designarlo responsabile della scomparsa di Medhi Narjissi. Si chiama esecuzione.”

La squadra francese U18 si trovava in Sud Africa nell’ambito di un torneo internazionale quando, il 7 agosto, Medhi Narjissi è stato trascinato in mare su una spiaggia nota per essere pericolosa vicino al Capo di Buona Speranza. I giocatori hanno svolto lì una sessione di recupero organizzata dalla loro dirigenza.

La denuncia del tecnico U18 fa seguito alla presentazione a metà settembre di un rapporto della FFR che interrogava i consulenti tecnici sportivi presenti al raduno in Sud Africa.

Un rapporto “bisognoso e scandaloso”

I dirigenti in questione lo hanno fatto “è stato sospeso in via precauzionale”Lo riferisce il Ministero dello Sport, in attesa dei risultati “entro la fine di novembre” dell’indagine amministrativa condotta dall’Ispettorato generale dell’istruzione, dello sport e della ricerca. Secondo l’avvocato di Stéphane Cambos, la FFR “totalmente oscurato” le dichiarazioni del suo cliente in questo rapporto “bisognoso e scandaloso”.

“La seduta avrebbe dovuto essere effettuata al termine dell’escursione in hotel. (…) Fu quando vide che la nuotata era stata organizzata a sua insaputa che scese in spiaggia. È stato in questo momento che il preparatore atletico e coloro che erano intorno hanno interrotto questa sessione”mi sostiene Dupin. “Se il nuoto si ferma quando interviene Stéphane Cambos, è perché non era d’accordo”.

L’avvocato sottolinea diverse presunte mancanze della FFR, come l’assenza di una lettera di missione firmata dal manager “chi svolge i suoi compiti”o la mancanza di legame gerarchico tra Stéphane Cambos e il preparatore fisico, che “sono entrambi quadro tecnico nazionale”.

La procura di Agen, sequestrata dalla famiglia del giocatore, è stata aperta alla fine di agosto “un’indagine giudiziaria in preoccupante scomparsa”.

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