Samuel Eto’o, presidente della Federcalcio camerunese, è stato sospeso dalla FIFA per sei mesi da tutte le partite delle varie squadre del suo paese.
L’ex attaccante Samuel Eto’o, presidente della Federcalcio camerunese (Fécafoot), è sospeso per sei mesi da tutte le partite delle selezioni del suo paese per il suo atteggiamento durante una partita della Coppa del Mondo femminile U20, ha annunciato lunedì la FIFA.
Il comitato disciplinare della Federazione Internazionale accusa l’ex N.9 del Barça e dei Leoni Indomabili di aver violato le regole relative al “comportamento offensivo” in “violazione dei principi del fair play” e “scorrettezza di giocatori e arbitri.
Un attacco di pressione andato storto
Eto’o è accusato di aver esercitato pressioni sugli arbitri durante gli ottavi persi dai camerunesi contro il Brasile (3-1 ap) durante il Mondiale U20 in Colombia (11 settembre 2024), a Bogotà. La delegazione camerunese ha contestato in particolare il rigore del pareggio dei brasiliani.
La sospensione di Eto’o non riguarda le sue funzioni di presidente della Federazione ma “gli impedirà di assistere alle partite di calcio maschile e femminile che coinvolgono le rappresentative del Fécafoot di tutte le categorie o fasce di età”, ha affermato la FIFA.
Eto’o, eletto presidente nel 2021, è in aperto conflitto con il governo. A marzo aveva rifiutato l’incarico dell’allenatore belga della A maschile Marc Brys, ricercato dal Ministero dello Sport, prima di inchinarsi.
