Il Liverpool commette un errore in casa dell’Everton, il titolo scivola via ai Reds

Il Liverpool commette un errore in casa dell’Everton, il titolo scivola via ai Reds
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Il Liverpool scivola nel momento peggiore in casa dell’Everton (1-0), dove non perdeva nel campionato inglese dal 2010, il che compromette fortemente le possibilità scudetto della squadra guidata da Jürgen Klopp, in difficoltà nel finale di stagione.

L’altro storico rivale, il Manchester United, si è spaventato prima di rovesciare lo Sheffield United ultimo in classifica (4-2). In classifica i Red Devils consolidano il sesto posto davanti al Newcastle, battuto 2-0 al Crystal Palace.

Il Liverpool colpisce e affonda

L’addio programmato di Klopp dal Liverpool prende una piega meno gioiosa del previsto, con la seconda sconfitta in tre partite di campionato che suona come un grosso intoppo. La sconfitta contro l’Everton aggiunge un tocco di umiliazione al crollo attuale dei “Reds”, che non perdevano a Goodison Park in campionato dal 17 ottobre 2010 (2-0).

All’epoca, un certo Mikel Arteta aveva segnato per prendere parte ai festeggiamenti per i Toffees. L’attuale allenatore dell’Arsenal deve aver apprezzato il brutto scherzo giocato mercoledì dai suoi lontani successori. A quattro giornate dalla fine, l’Arsenal è in testa alla Premier League con 77 punti, tre in più del Liverpool (2°, 74 punti) e quattro in più del Manchester City (3°, 73 punti), tre volte detentore del titolo. Titolo della Premier League che ha ancora due partite da giocare.

Il Liverpool ha vinto solo quattro punti nelle ultime quattro partite, inclusa la vittoria contro il Fulham che ha preceduto la trasferta a Goodison Park. Mercoledì sono affondati nel derby del Mersey con i gol di Jarrad Branthwaite (27esimo) e Dominic Calvert-Lewin (58esimo). Per l’Everton (16°, 33 punti), invece, il clamoroso successo contro il vicino avversario gli consente di fare un passo da gigante verso il mantenimento della posizione. Gli uomini di Sean Dyche hanno otto punti in più dell’attuale Luton, prima retrocessa (18esimo, 25 punti).

Manchester United, lo yo-yo vincente

Mercoledì il Manchester United ha disputato un’altra partita divertente, tre giorni dopo lo scarso punteggio nella semifinale di FA Cup contro il Coventry (2 pareggi), eliminato ai rigori. I Red Devils hanno vinto ancora una volta la battaglia di logoramento, questa volta contro lo Sheffield United, battuto 4-2 dopo essere stato due volte in vantaggio, prima da Jayden Bogle (35esimo, 0-1), poi da Brereton Diaz (50esimo, 1-2).

Il capitano mancuniano Bruno Fernandes, autore di una doppietta (62°, 81°), ha sofferto ancora nel tenere a galla una nave troppo spesso sballottata in questa stagione. Questo primo successo in cinque partite di campionato, però, permette alla squadra guidata da Erik ten Hag di restare al sesto posto con tre punti di vantaggio sul Newcastle.

Perché i Magpies, poco ispirati, hanno subito la legge del Crystal Palace (2-0) e di Jean-Philippe Mateta, ancora una volta accreditato di una doppietta in maglia degli Eagles. Il 26enne attaccante francese, che ha giocato soprattutto nel Le Havre e nel Lione, conta una serie di otto gol in nove partite, dall’arrivo dell’allenatore austriaco Oliver Glasner a metà febbraio sulla panchina dei londinesi. Il Newcastle molto spesso fatica a imporsi lontano dal proprio nido, e queste regolari prestazioni deludenti fuori casa potrebbero costargli caro nella lotta per un posto europeo.

Nell’altro match della serata, il Bournemouth ha vinto 1-0 in casa del Wolverhampton dopo aver terminato la partita in inferiorità numerica. I Cherries sono decimi con due punti in più rispetto agli avversari della serata.

Mathieu Idiart con l’AFP Giornalista RMC Sport

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