Rugby ai Giochi Paralimpici di Parigi

Rugby ai Giochi Paralimpici di Parigi
Rugby
      ai
      Giochi
      Paralimpici
      di
      Parigi
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Il 30 agosto, durante una partita di gruppo del torneo di rugby in carrozzina ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, gli Stati Uniti hanno affrontato il Giappone. Dominique Leglu, direttrice editoriale di Sciences et Avenir – La Recherche, condivide le sue impressioni su questo intenso incontro.

Sì, certo, la squadra francese non ha vinto una medaglia, è “solo” quinta. Ma che shock mondiale, non solo per gli atleti sulle loro sedie a rotelle con grandi ruote inclinate, ma anche per gli spettatori di tutte le grandi partite di rugby durante questi Giochi Paralimpici.

Un'arte di scivolare verso la striscia blu sul terreno

Shock nel vedere che ci chiediamo subito quando sarà possibile rivederli, dopo questa prima volta da spettatori alle prime armi! Il pubblico mostrerà lo stesso entusiasmo mostrato fino al 2 settembre, anche quando i francesi non erano in sala? Una sorpresa? Nonostante l'inesperienza (di detto spettatore), i pezzi grossi trovano rapidamente la loro strada.

Prendiamo ad esempio Stati Uniti contro Giappone, nella partita di girone del 30 agosto, tre giorni prima che i giocatori giapponesi vincessero la medaglia d'oro, una prima volta per loro. Non sorprende, dato il modo in cui Ike Yukinobu, a capo della squadra, non si stanca mai.

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La mia vicina inglese, tanto flemmatica quanto silenziosa, mi sussurra furtivamente all’orecchio che alla partita del giorno prima (a cui ha assistito, quindi che passione invisibile), ha trovato i giapponesi davvero “maleducati”. Ci diciamo nel petto che l'umore non è proprio soft, neanche oggi, proprio quando il 32° giapponese si ritrova scaraventato indietro, con la schiena a terra. La gente non si sente molto bene sugli spalti.

Ma Katsuya Yashimoto, di cui non sapevamo molto se non ammirare fin dall'inizio della partita il suo modo molto tattico di segnare le mete, ostentando un volto quasi imperturbabile, è sollevato. E riparte, tutti i muscoli del braccio in azione per far rotolare la sedia verso la vittoria. Applausi fragorosi.

È l'arte di scivolare verso la striscia blu sul terreno e di far incrociare entrambe le ruote per segnare una meta, a volte anche all'indietro.[…]

Per saperne di più su sciencesetavenir.fr

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