Questa mattina l'attualità calcistica francese è stata segnata dalla perquisizione avvenuta nella sede della Lega Calcio professionistica (LFP), sotto la direzione della Procura nazionale delle finanze (PNF), ma anche nell'abitazione di Vincent Labrune. Un intervento che fa seguito ad un'indagine aperta a seguito di una denuncia presentata dall'associazione anticorruzione “AC!! », che metteva in dubbio le condizioni dell'accordo concluso tra la LFP e il fondo di investimento CVC, che ha acquisito il 13% del capitale della Lega a fronte di un investimento di 1,5 miliardi di euro.
La LFP vuole collaborare con la giustizia!
C'era da aspettarsi la reazione della Lega. Lo ha fatto sapere nel tardo pomeriggio attraverso un comunicato ufficiale: “Come indicato in più occasioni, la Lega Calcio Professionistica (LFP) sta collaborando con il sistema giudiziario per fornire tutti gli elementi necessari all'indagine in corso, in completa trasparenza. Gli atti investigativi che si stanno svolgendo nella massima serenità confermeranno che l'azione portata avanti dalla Lega è sempre stata guidata da un profondo impegno a favore del calcio francese, nel pieno rispetto delle regole vigenti.” possiamo leggere. Un'altra nuova storia…
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Per riassumere
Attraverso un comunicato stampa ufficiale, la LFP ha reagito alle perquisizioni avvenute nella sua sede ma anche a casa di Vincent Labrune. Questa mattina, l'attualità calcistica francese è stata segnata dalla perquisizione avvenuta nella sede della Lega calcio professionistica (LFP), sotto la direzione della Procura nazionale delle finanze (PNF), ma anche nell'abitazione di Vincent Labrune.
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