l’enorme rabbia di Lionel Messi

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l’enorme rabbia di Lionel Messi
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Campione del mondo in carica, l’Argentina spera di appendere una nuova stella sulla sua maglia tra due anni ai Mondiali del 2026 Prima di arrivarci, l’Albiceleste ha ancora del lavoro da fare. Giovedì sera, la squadra allenata da Lionel Scaloni ha affrontato anche il Venezuela in un incontro di qualificazione ai prossimi Mondiali. Ma prima dell’inizio della partita, diverse polemiche hanno circondato questo scontro. In effetti, gli argentini, che si trovavano in Florida, erano minacciati dall’uragano Milton. Viaggiare tra gli Stati Uniti e il Venezuela è stato quindi molto complicato. Ma i campioni del mondo 2022 sono finalmente arrivati ​​sani e salvi.

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Ieri sera hanno giocato all’Estadio Monumental de Maturín e non hanno potuto fare meglio del pareggio (1-1). Tuttavia, tutto è iniziato bene dopo che Nicolas Otamendi ha aperto le marcature al 13° minuto di gioco (0-1). Ma il Venezuela riesce a pareggiare al 65′ grazie ad un gol di Salomon Rondon (1-1). Dopo la sconfitta contro la Colombia del mese scorso, l’Argentina ha continuato con un’altra prestazione deludente. Ma al di là del risultato, i compagni di Julián Álvarez sono molto dispiaciuti perché hanno giocato in pessime condizioni. Erano anche irritati prima dell’incontro perché avevano minacciato di non giocare.

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Messi e Scaloni sono infastiditi

Ma alla fine la partita si è svolta bene e le due selezioni si sono giocate su un campo che somigliava più ad una piscina che a un campo di calcio, poiché era completamente allagato. Dopo l’incontro, Lionel Messi si è alzato. “ È stata una partita molto difficile, molto combattuta e brutta. Purtroppo dobbiamo adattarci a queste circostanze. Penso che non sia una buona cosa, ma è quello che dobbiamo fare e sfortunatamente non siamo riusciti a prendere i tre punti […] Non potevamo fare due passaggi di seguito. Nella ripresa un po’ di più, ma è difficile giocare così. Dovevamo giocare una partita per la quale non eravamo preparati. »

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Anche Lionel Scaloni si è scagliato contro le condizioni in cui si è svolta la partita. “ La lettura è una sola: la partita non aveva le condizioni per essere giocata, almeno oggi. È chiaro. Poi la decisione è stata presa dall’arbitro e basta. È ovvio che le condizioni, soprattutto per lo spettacolo… non voglio parlare molto altro, ma non abbiamo potuto suonare. Era giovedì, si poteva giocare domani, immagino. Quando la partita non può essere giocata, non può essere giocata. Chi decide è l’arbitro. Sono andato a parlargli e mi ha promesso che se la palla non fosse rotolata avrebbe fermato il gioco. E la palla non sarebbe rotolata. » Ma la partita finisce e l’Argentina, prima in zona AmSud, prende un solo punto.

Pub. IL 10/11/2024 08:06
Aggiornamento 10/11/2024 12:39

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