La Francia fa il suo lavoro contro Israele – Società delle Nazioni – J3 – Israele-Francia (1-4)

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Ma: Gandelman (24e) per gli israeliani // Camavinga (7e), Nkunku (28).e), Guendouzi (87e) e Barcola (89e) per gli azzurri

Non si tratta di uno scoop, per fortuna: la squadra francese, anche ringiovanita, anche rielaborata, non aveva bisogno del giovane pensionato Antoine Griezmann o dell’assente Kylian Mbappé per vincere una partita di calcio contro Israele. Avrà fatto tutto il necessario per evitare una brutta sorpresa e una trasferta indesiderata, questo giovedì sera alla Boszik Aréna di Budapest, campo neutro e stadio dal suono vuoto, dove i Blues hanno vinto logicamente (1-4). Sarà difficile trarre insegnamento da un incontro strano sotto molti aspetti (il contesto, l’atmosfera), sia che riguardino il gioco, non sempre entusiasmante, i giocatori e le associazioni tra loro, poiché si tratta di creare le giuste connessioni in questi tempi nuovi.

Nkunku, un fantasma che arriva al momento giusto

La coppia madrilena Aurélien Tchouaméni-Eduardo Camavinga al centro non avrà lavorato male, i due si conoscono e si capiscono. Il secondo ha avuto diritto ad una bella spinta del portiere israeliano Omri Glazer, reo di un grosso errore di mano su un tiro abbastanza innocuo dell’ex Rennais (0-1, 7e). Il suo secondo gol in nazionale e l’assist per Randal Kolo Muani, lo diranno le statistiche, anche il suo servizio arretrato non è stato molto decisivo. Fa bene al morale e non può far male all’attaccante parigino, che ha toccato pochi palloni (23′) e che ha trovato Ilay Feingold sulla traversa su cross di Ousmane Dembélé (15′)e). Il palleggiatore pazzo avrebbe potuto segnare un bel gol, dopo essersi ritrovato in avvio di azione e aver sbattuto un gran ponte, per poi mancare finalmente il bersaglio (12e).

Ci eravamo detti che la serata sarebbe stata tranquilla per gli Azzurri, stasera in bianco, poi abbiamo avuto un piccolo dubbio quando Omri Gandelman ha azzerato i contatori, con una splendida apertura di Oscar Gloukh e un improvviso finale di casco sul fondo dopo toccando il palo sinistro di Mike Maignan, leggero il suo tuffo (1-1, 24e). Il dubbio non durò molto. Camavinga ha trovato Christopher Nkunku al limite dell’area e il ritornatore del Chelsea, con le spalle alla porta, si è affidato a Feingold per girarsi e correre a ripristinare il vantaggio dei francesi mandando il Leather sotto Glazer (1-2, 28e). Tre tiri in porta, tre pedine e soprattutto la prima in maglia tricolore per il Titi.

Guendouzi tira fuori dai guai i Blues

Almeno questo era necessario in un’arena che ricorda i tempi della crisi sanitaria, nonostante 181 tifosi francesi in trasferta, e che non ha aiutato ad aumentare il ritmo del gioco. La Francia ha avuto spesso la palla, lasciando che Dembélé provasse a creare caos negli ultimi metri, dove Michael Olise (36′)e) e Camavinga (44e) non è riuscito ad aggiustare il tiro prima dell’intervallo. Indubbiamente il bavarese non ha avuto l’influenza attesa sul gioco francese in questo ruolo da protagonista, anche se il trio che accompagnava Kolo Muani in attacco si è scambiato qualche volta e Bradley Barcola e Mattéo Guendouzi sono arrivati ​​in un secondo periodo di grande noia, con due tiri dalla ricominciare nell’84esimoe minuto, fino alla fine della partita, momento scelto dai Blues per mettersi al riparo.

Glazer e Denny Hopper hanno fatto di tutto per ritardare la scadenza davanti a Kolo Muani e Tchouaméni (85e), ma il portiere israeliano ha dovuto inchinarsi una terza volta sulla conclusione del piatto di Guendouzi (1-3, 87e)ben spostato da Theo Hernandez. Il capellone laziale, autore del suo secondo gol in nazionale, si è poi trasformato in passante in contropiede al termine del quale Barcola ha deviato perfettamente il suo tiro per completare il successo dei Blues (1-4, 89e)che ha chiuso la serata con Ibrahima Konaté come capitano, dopo l’uscita di Tchouaméni. A metà percorso, la squadra francese è al secondo posto nel girone della Nations League, un piccolo punto dietro la capolista italiana, prima di fare lunedì una trasferta nel vicino Belgio. Ci vorrà comunque altro per farci pensare che questa nuova era si preannuncia radiosa.


type="image/webp"> type="image/jpeg">ed405a3014.jpg>> Israele (3-5-2): Glazer – Nachmias, Baltaxa, Feingold – Abada, Abu Fani (Azoulay, 67e), Gandelman (D. Peretz, 62e), Haziza (Biton, 76e), Gloukh – Baribo (Khalaili, 62e), Jaber (Gropper, 76e). Selettore: Ben Shimon.

type="image/webp"> type="image/jpeg">1728608874_742_La-Francia-fa-il-suo-lavo>> Francia (4-2-3-1): Maignan – Koundé, Konaté, Saliba, T. Hernandez (Digne, 90e) – Tchouaméni (Zaire-Emery, 90e), Camavinga (Fofana, 70e) – Dembélé, Olise (Barcola, 70e), Pollo (Guendouzi, 77e) – Città di Muani. Selettore: Didier Deschamps.

Rivivi Israele – Francia (1-4)

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