I servizi segreti americani propendono per la teoria di una fuga di dati dai laboratori per spiegare la comparsa della pandemia nel 2020.
Il suo direttore ha assicurato alla stampa americana di voler far luce sulle origini del Covid-19, cinque anni dopo.
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Coronavirus: la pandemia che sta scuotendo il pianeta
A cinque anni dalla pandemia che ha scosso il mondo intero, le sue origini restano misteriose. Originaria di Wuhan, in Cina, la malattia Covid-19 ha alimentato numerose teorie, ma senza ottenere realmente un consenso. Per la Cia l’ipotesi oggi più probabile è quella di una fuga di notizie dal laboratorio, senza poterla confermare. In un comunicato stampa pubblicato sabato 25 gennaio, l’agenzia di intelligence americana ha fatto una stima “con scarsa certezza che un’origine della pandemia di Covid-19 correlata alla ricerca sia più probabile di un’origine naturale, sulla base dei rapporti disponibili”.
Le indagini della CIA continuano
La CIA ha finora affermato che mancano informazioni per trarre conclusioni sull’origine della pandemia. Un cambio di incarico coerente con la nomina di un nuovo direttore dell’agenzia. Qui si unisce all’FBI, che già nel 2023 aveva ipotizzato l’origine della malattia“molto probabile” da un laboratorio di Wuhan. Installato all’interno dell’Istituto di Virologia, il laboratorio P4 stava effettuando studi sui coronavirus al momento della comparsa della malattia. Tuttavia, ad oggi, nessuna prova ha permesso di collegare direttamente l’origine della pandemia a questi studi scientifici.
Ma era da quel momento che la tesi accidentale, fino ad ora brandita dall’ambito complottista, era riemersa. (nuova finestra). La CIA precisa che continua “per valutare se l’origine naturale e gli scenari di ricerca della pandemia di COVID-19 rimangono plausibili”. In un’intervista con Breitbart News, (nuova finestra) il nuovo direttore della CIA ha affermato che continuerà l’indagine sulle origini della pandemia, anche se l’agenzia lo faceva da tempo “in disparte” su questo argomento. “La nostra intelligenza, la nostra scienza e il nostro buon senso suggeriscono che le origini del Covid siano una fuga di notizie presso l’Istituto di virologia di Wuhan. Ma la CIA non ha fatto questa valutazione o almeno non lo ha fatto pubblicamente”ha spiegato John Ratcliffe.
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In realtà, nella comunità scientifica esistono tre tesi per spiegare la comparsa della pandemia: la responsabilità di un ospite intermedio quale sarebbe un animale venduto al mercato di Wuhan, la fuga di un coronavirus dal laboratorio cittadino e infine la fabbricazione di il virus in laboratorio che è “respinto da quasi tutta la comunità scientifica”ricorda l’Istituto Pasteur.
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