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Un progetto per ripensare l’edilizia periurbana di domani
Soddisfare le crescenti esigenze abitative del aree periurbane e alloggi per anziani, conciliando qualità della vita, diversità sociale ed efficienza ecologica: questa è l’ambizione di La Dianaun progetto dieco-distretto situato in una frazione di Saint-Hilaire-de-Brethmas.
Sostenuto dal comune del Gard e attrezzato da SPL30, propone a urbanizzazione controllata e sostenibilee fa parte di un approccio innovativo. Si propone di ripensare la filiera progettuale e produttiva nelle aree periurbane.
Un approccio sistemico per una città più inclusiva e sostenibile
L’eco-distretto periurbano sostenibile La Diane è progettata utilizzando un approccio globale che risponde a tre questioni chiave:
- IL sobrietà della terra : le coperture ZAC 1,9 ettarinon Il 42% già artificializzato. Solo grazie ad una strategia urbanistica controllata 17,5% di questa superficie dovrà essere impermeabilizzata.
- La diversità dei tipi di habitat : su 33 alloggi, 50% sono alloggi sociali (il 27% dei quali sono adattati). anziani) et 30% del habitat partecipativipromuovere l’inclusione intergenerazionale e il coinvolgimento dei cittadini.
- Prestazioni energetiche e ambientali : si prevede che la quota di autoconsumo del quartiere raggiungerà l’81%, permettendo Riduzione del 43%. bollette energetiche dei residenti. Inoltre, l’uso di 70% di materiali organici e geolocalizzati locale (pino marittimo delle Cévennes, paglia di riso, ecc.) limita l’impronta di carbonio. Il risultato? 360 kg/m² di CO₂ non verranno emessi né archiviati! Infine, a tumulo boscoso di 5.300 m² servirà da rifugio per la flora e la fauna locali – uno spazio verde che contribuirà alla qualità della vita dei residenti rafforzando al tempo stesso la resilienza ecologica del sito.
Una peri-urbanizzazione progettata da e per il collettivo locale
L’aspetto collettivo dell’eco-distretto La Diane risiede innanzitutto nel suo approccio sistemico co-concezionesviluppo economico della regione e condivisione delle risorse.
Pertanto, il progetto promuove la risorse naturaliottenendo forniture da settori locali legno e paglia delle Cévennes. Fornisce inoltre un metodo di messa in comune dell’energia innovativo: un circuito di acqua temperata multisorgente garantirà ai residenti energia rinnovabile stabile.
L’altro segno dell’aspetto collettivo di quest’area periurbana? La sua enfasi su vivere insieme. Oltre alla diversità delle tipologie abitative menzionate, l’eco-quartiere La Diane è strutturato attorno a a piazza pedonale centrale che favorisce la mobilità dolce e la convivialità. Anche diverse altre infrastrutture condivise mirano a rafforzare i legami sociali:
- UN sala comune per attività collettive;
- giardini e orti condivisi;
- aree giochi all’aperto.
Un modello riproducibile di edilizia periurbana sostenibile
Il progetto La Diane costituisce un modello riproducibile di reinvenzione dell’edilizia periurbana. Questo è anche uno dei suoi obiettivi: standardizzare approcci innovativi per ridurre i costi promuovendo al tempo stesso la transizione verso alloggi periurbani più resilienti e più umani. La significativa riduzione dell’impronta carbonica e l’integrazione di infrastrutture collettive efficienti ne fanno un esempio concreto e replicabilein linea con le priorità ambientali e sociali della Banque des Territoires.
Densità urbana, sobrietà del territorio, alloggi inclusivi, condivisione energetica, promozione dei settori locali e sistematizzazione: questi principi rendono questo progetto pilota un modello di urbanizzazione controllata e resilienteecco perché la Banque des Territoires ha scelto di sostenerlo.
L’eco-distretto di La Diane beneficia di un finanziamento nell’ambito del programma “Dimostratori di città sostenibili” Francia 2030, gestito dalla Banque des Territoires per conto dello Stato, in sintonia con 3 040 349 €. Un perfetto esempio di sinergia tra attori pubblici, privati e cittadini!