La nascita di un bambino è fonte di tante emozioni intense: amore, gioia, entusiasmo ma a volte anche frustrazione, nervosismo o addirittura depressione o “baby blues”. Se questi persistono oltre le 2 settimane, potrebbe trattarsi della cosiddetta depressione “postpartum”. Il ministero pone la lotta contro questo disturbo psicologico tra le sue priorità sostenendo i genitori in questi primi mesi: questo, ad esempio, attraverso una migliore formazione dei professionisti e il miglioramento del percorso di cura.
Cos’è la depressione postpartum e quali sono i suoi sintomi?
Secondo l’indagine perinatale nazionale condotta nel 2021, dal 15 al 20% delle donne che hanno partorito soffrono di depressione postpartum.
I problemi si verificano durante le settimane o i mesi successivi al parto e possono durare mesi.
La depressione postpartum si manifesta soprattutto con forte affaticamento, disturbi del sonno, profonda tristezza, pensieri negativi come senso di colpa o senso di incompetenza o addirittura difficoltà a prendersi cura del proprio bambino.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito web Primi 1.000 giorni.
Come si collega alla strategia dei primi 1.000 giorni del bambino?
Per migliorare il sostegno ai futuri genitori e ai bambini piccoli, il sito Primi 1.000 Giorni propone un percorso “su misura”, coerente e segnalato, dal 4° mese di gravidanza al ritorno a casa.
Questo corso offre un sostegno globale, tenendo conto di tutte le problematiche mediche, sociali e psicologiche incontrate durante i primi 1.000 giorni del bambino.
Inoltre, il sito e l’applicazione mobile dei primi 1000 giorni offrono un servizio di identificazione della depressione e del bisogno post parto, risorse e consigli personalizzati.
Link utili:
Assicurazione sanitaria.
Il sito Santé.fr
Il primo sito da 1.000 giorni
L’applicazione mobile di seguito:
Health