Trod CRP presto possibile in farmacia?

Trod CRP presto possibile in farmacia?
Trod CRP presto possibile in farmacia?
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Aumentano gli screening in farmacia. Dopo i test di orientamento diagnostico rapido (Trod) per la cistite e l’angina, i Trod HIV hanno fatto notizia, con un esperimento lanciato in sei farmacie delle Alpi Marittime meno di un mese fa.

Da oggi in poi i Trod CRP sono nel mirino dei sindacati. “Il futuro della farmacia è lo screening e la consulenza. I farmacisti hanno già dimostrato la loro capacità di svolgere questo tipo di missione. È giunto il momento di ampliarne la portata. Da tempo chiediamo la possibilità di rilevare la proteina C-reattiva tramite i test CRP perché permetteranno di distinguere un’infezione virale da un’infezione batterica, e quindi di decidere se dispensare o meno un antibiotico. », Spiega Pierre-Olivier Variot, presidente dell’USPO. Secondo lo stesso principio del diabete Trod, viene eseguito il Trod CRP tramite prelevando una goccia di sangue.

Test che richiedono un’attenta interpretazione

Nel momento in cui il Fondo Nazionale di Assicurazione Sanitaria (Cnam) sta lanciando una campagna per la prescrizione e il corretto utilizzo dei farmaci, la richiesta per l’impiego del Trod CRP sembra arrivare al momento giusto. Tuttavia, l’uso di questi test interroga i biologi: “ La proteina C-reattiva (PCR) è un marcatore della fase acuta dell’infiammazione che aumenta rapidamente dopo l’inizio di un processo infiammatorio. Tuttavia, non è specifico delle infezioni batteriche e può aumentare anche in caso di malattie infiammatorie croniche, traumi o nel periodo post-operatorio. L’interpretazione del suo dosaggio deve essere fatta tenendo conto del contesto clinico. Uno studio condotto in 26 studi medici in Francia tra il 2019 e il 2023 ha rivelato che l’utilizzo di un test rapido CRP non ha ridotto significativamente le prescrizioni di antibiotici (43% per il gruppo CRP rispetto al 47,7% per il gruppo di controllo), evidenziandone così i limiti nel differenziare le cause dell’infiammazione“, spiega Mathieu Kuentz, biologo medico del CH Henri Mondor d’Aurillac e membro a pieno titolo del consiglio centrale della sezione G.

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