Una ricerca che mostra che gli uomini hanno bisogno di maggiore supporto durante e immediatamente dopo una diagnosi di cancro alla prostata e altro
solo il 6% di loro cerca aiuto psicologico da parte di un operatore sanitario,
chiede, infatti, di includere la valutazione della salute mentale nel percorso di cura, a partire dalla diagnosi di tumore.
Il 40% dei pazienti è a rischio di disagio mentale
Lo studio UniSA valuta così per la prima volta l’entità e i tempi di comparsa dei problemi di salute mentale in 13.693 pazienti affetti da tumore alla prostata. L’analisi osserva che:
- Il 15% dei pazienti affetti da cancro alla prostata inizia ad assumere farmaci per la salute mentale immediatamente dopo la diagnosi di cancro alla prostata;
- Il 6% cerca aiuto in un servizio di salute mentale;
- Tuttavia, uno su 6 pazienti diagnosticati soffre di depressione clinica;
- In questo gruppo di pazienti l’incidenza dei disturbi d’ansia e dei tentativi di suicidio è significativamente più elevata rispetto alla popolazione generale.
L’analisi evidenzia la prevalenza di problemi di salute mentale dopo la diagnosi di cancro alla prostatama anche il gran numero di questi pazienti che non sono supportati in questa dura prova. Eppure ricerche precedenti hanno suggerito che il 40% di questi pazienti sono a rischio di disagio mentale.
L’autore principale, il dottor Tenaw Tiruye, sottolinea quindi l’urgente necessità di offrire questi servizi a tutti gli uomini con diagnosi di cancro alla prostata: “Il cancro alla prostata è il cancro più comune tra gli uomini, tuttavia, nonostante gli alti tassi di sopravvivenza, i problemi psicologici, comunemente riportati dai sopravvissuti, rimangono non trattati”.
Resta un ampio margine di miglioramento, che riguarda tutti i pazienti che non hanno cercato aiuto psicologico.
“Che si tratti dello stigma che circonda la salute mentale o della paura di essere visti come deboli, le statistiche mostrano che molti uomini hanno difficoltà a cercare aiuto per problemi di salute mentale”.
Quindi, invece di aspettare che questi pazienti cerchino in modo proattivo supporto per la salute mentale, questo supporto dovrebbe essere incluso nel percorso di curanon appena viene annunciata la diagnosi.
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