Mercoledì il Parlamento austriaco ha approvato la revoca dell’immunità del leader del partito di estrema destra FPÖ Herbert Kickl. Ciò su richiesta della Procura, che vuole interrogarlo su presunte false testimonianze.
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11 dicembre 2024 – 21:41
(Keystone-ATS) I conservatori, i socialdemocratici, i liberali del partito Neos e i Verdi “hanno dato il loro contributo”, ha affermato l’Assemblea nazionale in un comunicato stampa.
Solo il Partito della Libertà (FPÖ) di Kickl ha votato contro questa richiesta, denunciando una manovra di “persecuzione” volta a indebolire il partito risultato primo alle elezioni legislative di fine settembre.
Uso improprio dei fondi pubblici
La procura anti-corruzione aveva emesso questa richiesta a metà novembre per poter indagare sul funzionario eletto, sospettato di aver fornito false testimonianze in aprile davanti a una commissione parlamentare incaricata di indagare sull’uso improprio dei fondi pubblici.
Herbert Kickl è accusato dalla primavera di appropriazione indebita di denaro pubblico per finanziare la pubblicità in cambio di una copertura mediatica favorevole.
Anche altri tre deputati dell’FPÖ
Il Parlamento ha inoltre deciso di revocare l’immunità ad altri tre deputati dell’FPÖ, che a settembre avevano partecipato al funerale di un ex membro del loro partito, durante il quale era stata cantata una canzone nazista.
Sono accusati di aver violato la legge proibizionista del 1947 che punisce chiunque ricostituisca il Partito nazista, un’organizzazione simile, propaghi la sua ideologia o neghi i crimini nazisti contro l’umanità, compreso l’Olocausto.
Questo evento suscitò indignazione nel Paese alpino, alla vigilia delle elezioni legislative. Il voto è stato vinto dal partito di estrema destra, una vittoria storica che però non gli ha aperto le porte della cancelleria.
A causa della mancanza di alleati per formare un governo, Herbert Kickl è stato escluso dai negoziati attualmente condotti dal cancelliere conservatore Karl Nehammer con i socialdemocratici e i liberali.