Dall’inizio del 2024, 17 persone, tra cui 13 neonati, sono morte secondo Santé Publique France, che ha pubblicato i suoi dati venerdì. I bambini di età compresa tra uno e due mesi sono la popolazione più vulnerabile.
Dall’inizio del 2024, 17 persone sono morte e 80 sono state ricoverate in ospedale a causa della pertosse. Gli ultimi dati di Public Health France (SPF), pubblicati venerdì, preoccupano gli operatori sanitari. Tredici dei bambini vittime di questa infezione erano neonati di età compresa tra uno e due mesi, un altro bambino aveva 4 anni. Tre adulti avevano più di 85 anni.
La pertosse è un’infezione respiratoria causata da batteri. Dal 2024 ha conosciuto una forte ripresa, ancora più virulenta. La malattia si trasmette molto facilmente per via aerea, attraverso il contatto con una persona malata che tossisce, soprattutto in ambito familiare o comunitario.
I bambini molto piccoli sono i più vulnerabili
Un’epidemia preoccupante che colpisce soprattutto i bambini molto piccoli. I neonati sono spesso più colpiti da forme gravi di pertosse.
“Prima dei sei mesi, i bambini non sono completamente protetti e soprattutto prima dei due mesi non sono vaccinati. Ecco perché si tratta davvero della popolazione più fragile”, spiega Isabelle Parent du Chatelet, responsabile dell’unità di infezioni respiratorie della SPF.
La malattia progredisce in cicli. Ogni 3-5 anni riemerge. L’ultima ondata del 2018 è stata rallentata dai gesti di barriera messi in atto durante la pandemia covid. Per evitare il diffondersi dell’epidemia si raccomanda di indossare la mascherina e lavarsi le mani.
Ma Isabelle Parent du Chatelet insiste anche sulla prevenzione: “La raccomandazione di vaccinare le donne incinte è importante perché quando le future mamme vengono vaccinate, questa vaccinazione permette la trasmissione di anticorpi che proteggeranno il bambino fin dalla nascita”. Anche le persone vicine ai bambini sono fortemente incoraggiate a vaccinarsi se l’ultimo richiamo è avvenuto più di 5 anni fa.
Léonie Guilbaut (con TRC)
