Dodici bambini vittime di questa infezione respiratoria erano neonati, di età compresa tra uno e due mesi, un bambino aveva 4 anni. Un ultimo bambino, di un mese, “non aveva la pertosse indicata come causa della morte ma era stato ricoverato in ospedale per pertosse pochi giorni prima”, secondo SpF.
Dall’analisi dei dati sulla mortalità tra il 2015 e il 2023, emerge che “il numero provvisorio di decessi per l’anno 2024 supera già il totale dei decessi segnalati nel 2017”, anno in cui era stato segnalato il maggior numero di decessi tra i minori di 15 anni , vale a dire dieci morti, ha detto l’agenzia sanitaria.
Aumento dei ricoveri
In Francia, la circolazione dei batteri che causano la pertosse, “molto significativa nella prima metà del 2024 e che si sta intensificando nelle ultime settimane”, ha fatto registrare nei primi sei mesi dell’anno un numero di casi già superiore al totale per l’anno 2023. Ciò si è tradotto, nelle ultime settimane, in “notevoli aumenti” del numero di accessi al pronto soccorso, di ricoveri dopo visite al pronto soccorso, molto più elevati rispetto agli ultimi anni, e di interventi di SOS medici.
La pertosse, un’infezione respiratoria causata da batteri, si trasmette molto facilmente attraverso l’aria, attraverso il contatto con una persona malata che tosse, principalmente in famiglia o in comunità. I decessi sono rari ma possono verificarsi soprattutto nei neonati troppo piccoli per essere vaccinati (meno di due mesi), che sono più colpiti dalle forme gravi.
