“Basta ricorso” ai farmaci: come il Cnam intende ridurre le prescrizioni dei medici

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Le cifre parlano chiaro: nel 2023 l’assicurazione sanitaria ha rimborsato medicinali per 25,5 miliardi di euro, rispetto ai 22,8 miliardi di euro del 2019*. “Dopo una fase di relativa stabilità“, le cifre hanno ripreso a salire nel 2021, con un incremento medio del 3,4% annuo, ha osservato Thomas Fatôme, direttore generale del Cnam, nel corso di un punto stampa dedicato al “fair use” dei medicinali, giovedì 14 novembre.

La Francia è infatti campione in questo ambito: con 41 cassette rimborsate in media all’anno e per abitante (109 per gli over 79) e una spesa media di 410 euro (1.075 per i più anziani), il Paese si colloca tra i primi 3 posti europei livello. I francesi sono quindi i primi consumatori di paracetamolo e tra i primi cinque per quanto riguarda gli antibiotici. L’uso corretto del farmaco è quindi a “problema importante” per l’assicurazione sanitaria, sia in termini di sanità pubblica che “sostenibilità” del sistema sanitario, ha ricordato il boss del Cnam.

“Abbiamo cercato negli ultimi due-tre anni, attraverso gli accordi siglati con farmacisti e medici, di rafforzare il corretto utilizzo dei prodotti sanitari“, ha sottolineato Marguerite Cazeneuve, vicedirettrice del Cnam. L’accordo medico firmato lo scorso giugno prevede “impegni collettivi” in questo ambito: cinque dei 15 “programmi di rilevanza” riguardano i farmaci.

I medici e il Cnam puntano in particolare a ridurre il volume degli antibiotici prescritti del 25% entro il 2027, e del 10% a partire dal 2025. “Se le indicazioni per l’amoxicillina fossero meglio rispettate ci sarebbe meno carenzas”, ha insistito Thomas Fatôme. Se l’anno 2023 ha permesso l’inizio di un declino, l’assicurazione sanitaria punta sullo sviluppo dell’angina e della cistite di Trod nelle farmacie e sull’uso dello strumento antibioclic, che sta finanziando.

Un’altra questione è quella degli IPP. Il 50% degli utilizzi sarebbero ingiustificati rispetto alle raccomandazioni HAS, in particolare tra i bambini piccoli. Per invertire la tendenza, il nuovo accordo ha istituito un sistema di partecipazione agli utili per la descrizione degli IPP.

Mentre il 70% degli assicurati ha beneficiato di almeno un rimborso per antidolorifici nel 2023 (per una spesa di 487 milioni di euro) e Doliprane è in testa ai farmaci più prescritti (308 milioni di scatole rimborsate), la Cassa Malattia è preoccupata per l’aumento dei prescrizioni di antidolorifici di livello 2: sono stati prescritti a 11,5 milioni di pazienti l’anno scorso. Per combattere abusi e frodi, nelle prossime settimane il tramadolo e la codeina dovranno essere soggetti a una prescrizione sicura.

L’Assicurazione sanitaria si attiva anche sulla polifarmacia** e sull’iperpolifarmacia***, che riguardano rispettivamente 6,7 milioni e 1,6 milioni di pazienti sopra i 65 anni. Per questo si avvale dell’azione complementare del farmacista, chiamato a effettuare una valutazione del farmaco (pagato 400 euro), e del medico curante, che effettuerà un consulto descrittivo (a pagamento 60 euro, una volta all’anno per i pazienti di età superiore età di 80 anni, dal 1È gennaio 2026). “Affinché la consultazione descrittiva vada bene, deve basarsi sulla valutazione del farmaco”sottolinea Marguerite Cazeneuve, che invita i medici a prescrivere queste valutazioni. Obiettivo: ridurre il trattamento cronico dei pazienti iperpolimedicati e polimedicati oltre i 65 anni di età rispettivamente di 4 e 2 molecole.

Infine, i firmatari dell’accordo si impegnano ad aumentare la quota di prescrizioni nelle indicazioni terapeutiche rimborsabili (ITR) e le durate di trattamento raccomandate dall’HAS per raggiungere un tasso di “prescrizioni conformi” dell’80%. Pertanto, sarà presto messo in atto un sistema di prescrizione rafforzato per alcuni farmaci ad alto rischio di abuso, come l’AGPL-1. Attraverso un teleservizio accessibile su Ameli, i medici dovranno accertarsi che la loro prescrizione Ozempic sia conforme all’ITR, riservata ai pazienti diabetici. La posta in gioco è alta: il farmaco, che ha anche l’autorizzazione all’immissione in commercio per l’obesità, si è rapidamente classificato tra i primi 20 farmaci rimborsati nel 2023, con una spesa stimata in 251 milioni di euro.

Una campagna rivolta ai pazienti

Consapevole di esserlonecessario agire anche nei confronti degli assicurati“, l’assicurazione sanitaria ha lanciato una campagna di comunicazione pubblica sull’uso corretto dei farmaci. Da un’indagine della BVA è emerso che un francese su due intervistati si aspetta in via prioritaria la prescrizione di un farmaco dopo una consultazione. e che in Francia, solo 1 su 5 Le consultazioni non portano alla prescrizione di farmaci L’82% dei medici di base intervistati riferisce inoltre di avvertire una forma di pressione da parte dei propri pazienti affinché prescrivano farmaci.

*Spese nette esclusi sconti e clausola di salvaguardia.

**Pazienti con consegna di almeno 5 molecole diverse almeno tre volte l’anno

***Almeno 10 molecole diverse almeno 3 volte l’anno

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