Primo caso di dengue rilevato a Tolosa: un cimitero curato per prevenire la diffusione di questa malattia tropicale

Primo caso di dengue rilevato a Tolosa: un cimitero curato per prevenire la diffusione di questa malattia tropicale
Primo caso di dengue rilevato a Tolosa: un cimitero curato per prevenire la diffusione di questa malattia tropicale
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l’essenziale
È stato appena scoperto il primo caso di dengue a Tolosa. L’insetticida è stato spruzzato nella parte inferiore del cimitero di Terre-Cabade e nelle strade circostanti per evitare la moltiplicazione dei casi.

I servizi dell’ARS hanno realizzato una campagna di affissione lungo tutta la rue Henri-de-Bornier nel quartiere Jolimont. Nella notte tra il 4 e il 5 giugno, per una buona ora, un 4×4 della Altopictus, azienda privata specializzata nello sterminio della zanzara tigre, ha spruzzato un insetticida a base di piretroide (micidiale per gli insetti e che ha il vantaggio di deteriorarsi in pochi giorni). Questo per evitare che la febbre dengue, una malattia tropicale trasmessa da questo tipo di zanzare, si diffonda nel quartiere.

“Un residente locale è stato contagiato durante un viaggio ai Caraibi, come facciamo sistematicamente in questi casi, stiamo effettuando il trattamento su un perimetro di 250 metri per evitare la diffusione del virus nella zona”, spiega Jean-Sébastien. Dehecq, ingegnere sanitario ed entomologo dell’ARS Occitanie. Si tratta del primo caso di dengue a Tolosa dal 1° maggio, il quarto da quella data nell’Alta Garonna.

“L’anno scorso, allo stesso tempo, abbiamo registrato un solo caso accertato. Dobbiamo aspettarci di superare significativamente il numero di contagiati nel 2023 (77 ndr)”, avverte l’esperto. Dopo 4-7 giorni di incubazione, la dengue provoca febbre alta spesso accompagnata da emicrania e vomito ma è altamente non letale (0,06%). Nella prima metà dell’anno questa malattia ha devastato il Sud America, in particolare il Brasile, dove si parla di “epidemia del secolo”.

La ditta Altopictus spargerà insetticida anche nella parte inferiore del cimitero di Terre-Cabade che si trova a poca distanza. Questa è una buona notizia per i visitatori, i dipendenti del cimitero e quelli dei servizi funebri che lavorano sulle tombe. “In estate è davvero molto difficile lavorare, ci divoriamo. Ci proteggiamo come possiamo applicando prodotti sulla pelle, ma non basta perché ce ne sono tanti”, dice Mylène, responsabile delle pompe funebri Lavos.

Il luogo di contemplazione sarà presto dotato di terminali elettronici antizanzare che dovrebbero ridurre i fastidi.

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