un sondaggio condotto su 60 milioni di consumatori mette in guardia dalla presenza di pesticidi

un sondaggio condotto su 60 milioni di consumatori mette in guardia dalla presenza di pesticidi
un sondaggio condotto su 60 milioni di consumatori mette in guardia dalla presenza di pesticidi
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Fino a circa 130 kg all’anno per abitante in Cina. Rispetto ai 6 kg pro capite all’anno in Francia. Il riso, come la pasta, è un ingrediente importante nella nostra dieta. Facile da cucinare e versatile, contribuisce anche alla realizzazione di un pasto equilibrato.

Fonte di fibre, vitamine (b1, b3 e b5) e minerali (potassio, magnesio, fosforo), il riso è anche un alleato dell’età e della vecchiaia cellulare, con la sua varietà di antiossidanti.

Tuttavia, secondo un test comparativo di 60 milioni di consumatori, non tutto il riso è buono da mangiare. La rivista ha analizzato 40 referenze di riso tra le quattro varietà più consumate (basmati, tailandese, a chicco lungo e Camargue) in Francia. Marche nazionali (Alter Eco, Ben’s, Lustucru, Priméal, Taureau ailé, ecc.) e marche del distributore (Auchan, Carrefour, E. Leclerc, Lidl, U, ecc.).

Pesticidi nel riso basmati

La rivista ha evidenziato la presenza di pesticidi in più di un terzo dei prodotti testati, con nove diverse sostanze identificate. Pesticidi potenzialmente cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione. In particolare nel riso basmati, il più diffuso in Francia. Tuttavia, nessuno studio ha finora dimostrato alcun rischio reale.

Arsenico in Camargue e riso a grani lunghi

Il riso Camargue e il riso a grani lunghi non biologici presentano tracce di arsenico inorganico, naturalmente presente nel terreno. E cioè: l’arsenico costituisce un problema per la salute umana se supera il valore soglia di 0,15 mg/kg per il riso macinato (bianco) e non parboiled, e di 0,25 mg/kg per il riso parboiled (non incollabile) e decorticato, come il riso semicompleto. Quindi controlla quando scegli il tuo riso.

Marche da evitare

60 milioni di consumatori prendono molto sul serio questo ruolo e consigliano anche di evitare determinati marchi. Sono quindi da escludere il riso Saint Eloi (marchio Intermarché), Ben’s, Vivien Paille e U.

La scelta migliore: riso tailandese

Il riso tailandese rimane il buon studente di questa indagine. La rivista invita però i consumatori a preferire il biologico.

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