In totale, l’anno scorso, 157.000 belgi hanno contratto un’infezione in ospedale. Il Centro europeo di prevenzione e controllo ha confrontato i dati di 31 paesi europei. Il Belgio sta andando meno bene dei suoi vicini europei.
Ogni giorno migliaia di persone varcano le porte degli ospedali. Tante opportunità per microbi e batteri di infiltrarsi. “Si tratta di persone che non avevano nulla e quando hanno lasciato l’ospedale erano malate”, si lamenta questo paziente di Liegi. “Sto molto attento, ho nella borsa la mascherina e tutto l’occorrente per disinfettarmi le mani, non bacio nessuno”, dice un altro visitatore.
Infezioni invernali
In Belgio, il 7% dei pazienti viene colpito ogni anno da un’infezione correlata all’assistenza sanitaria. La media europea è del 6,5%. “Si tratta principalmente di infezioni respiratorie e poi di infezioni urinarie”, osserva Catherine Gerardy, capo infermiera dell’ospedale Citadelle. “Stiamo uscendo dall’inverno, il covid c’è ancora… Stiamo uscendo anche da un grande periodo in cui l’influenza non è stata molto amichevole. Ci sono anche tanti piccoli virus respiratori, soprattutto in pediatria”.
Antibiotici
Rintracciare le infezioni e monitorare le procedure di sterilizzazione: questo lavoro di prevenzione resta essenziale. Un terzo dei microrganismi rilevati nelle infezioni sono batteri resistenti agli antibiotici. “Il consumo di antibiotici deve davvero essere regolamentato”, continua Catherine Gerardy. “Ogni operatore sanitario deve prestare molta attenzione a prescrivere il giusto antibiotico al giusto dosaggio e alle giuste raccomandazioni per evitare che i batteri diventino ancora più resistenti.
Mancanza di personale infermieristico
Il rapporto raccomanda inoltre più personale infermieristico, compreso un infermiere ogni 100 letti occupati. Il Belgio attualmente ha meno di un paziente a tempo pieno ogni 250 pazienti.
infezioni sanitarie ospedaliere
