un rischio cardiaco che dura fino a tre anni dopo l’infezione

un rischio cardiaco che dura fino a tre anni dopo l’infezione
un rischio cardiaco che dura fino a tre anni dopo l’infezione
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Numerosi studi hanno già dimostrato che il Covid-19 aumenta il rischio di gravi complicanze cardiovascolari durante il primo mese successivo all’infezione. Ma secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista medica Arteriosclerosi, trombosi e biologia vascolarel’infezione potrebbe aumentare il rischio a lungo termine di infarto miocardico, ictus e morte.

Questi risultati si basano su dati provenienti da oltre 220.000 adulti del Regno Unito. I risultati sono sorprendenti: le persone che hanno contratto il Covid-19 nel 2020 hanno avuto il doppio del rischio nei tre anni successivi. Per coloro che erano stati ricoverati in ospedale, questo rischio era moltiplicato per quattro.

« Sorprendentemente, in alcuni casi l’aumento del rischio era quasi pari a quello di un noto fattore di rischio cardiovascolare, come il diabete di tipo 2. », spiegano gli autori.

Un impatto anche senza storia

Ancora più sorprendente, anche le persone senza una storia di malattie cardiache non sono state risparmiate. I ricoverati in ospedale avevano un rischio più elevato (+21%) rispetto alle persone già affette da malattie cardiovascolari ma che non avevano contratto il virus.

Gruppo sanguigno, un fattore inaspettato

Un’approfondita analisi genetica ha rivelato un altro fattore di rischio inaspettato: le persone con un gruppo sanguigno diverso da O (come A, B o AB) hanno il doppio delle probabilità di sperimentare un evento cardiovascolare avverso dopo l’infezione da Covid-19 rispetto a quelle del gruppo O.

“Con oltre un miliardo di persone infette in tutto il mondo, ciò potrebbe spiegare l’aumento delle malattie cardiovascolari osservato di recente”, osserva il dottor Stanley Hazen, presidente del dipartimento di scienze cardiovascolari e metaboliche presso il Lerner Research Institute presso la Cleveland Clinic.

Di fronte a questi risultati, i ricercatori si chiedono: il Covid-19 grave deve essere considerato un nuovo fattore di rischio cardiovascolare? “ Le persone che hanno contratto Sars-Cov 2 potrebbero quindi beneficiare di cure preventive », concludono.

Fonte: Arteriosclerosi, trombosi e biologia vascolare

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