Nella Repubblica Democratica del Congo inizia finalmente la vaccinazione contro il morbo, ma i bisogni sono immensi – rts.ch

Nella Repubblica Democratica del Congo inizia finalmente la vaccinazione contro il morbo, ma i bisogni sono immensi – rts.ch
Nella Repubblica Democratica del Congo inizia finalmente la vaccinazione contro il morbo, ma i bisogni sono immensi – rts.ch
-

Epicentro dell’epidemia di MPOX, la Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha registrato più di 30.000 casi e quasi 990 decessi dall’inizio dell’anno, secondo i dati ufficiali. La campagna vaccinale è iniziata questa settimana, ma non soddisfa le esigenze.

L’attesissimo inizio delle operazioni di vaccinazione nel Paese centroafricano, che concentra il 90% dei casi la malattia precedentemente chiamata vaiolo delle scimmie, secondo l’OMS, è stato annunciato sabato con l’iniezione delle prime dosi agli operatori sanitari dell’ospedale di Goma, capitale del Nord Kivu (est).

Il Sud Kivu, dove un anno fa è stata rilevata l’attuale epidemia, conta da solo più di 8.400 casi e 45 decessi. La provincia dovrebbe ricevere 200.000 dei 265.000 vaccini attualmente in suo possesso nel paese, ma in questa fase ne ha ricevuti solo poco meno di 30.000, secondo le autorità sanitarie provinciali.

Cinquanta volte la Svizzera

La vaccinazione nella RDC è iniziata con ritardo, soprattutto a causa delle difficoltà nel trasportare i preziosi vaccini in un Paese con infrastrutture carenti e grande cinquanta volte la Svizzera.

La malattia colpisce popolazioni che già versano in condizioni di estrema precarietà e che possono sviluppare più facilmente forme più complicate di mux

Virginie Napolitano, coordinatrice dell’emergenza Medici Senza Frontiere

In un Paese in cui quasi sette milioni di persone sono fuggite dai combattimenti e vivono in questi campi, il tempo stringe. Per l’ONG Medici Senza Frontiere l’epidemia qui rappresenta una bomba a orologeria.

>>Leggi anche: Capire la crisi nella Repubblica Democratica del Congo in 5 domande

“La malattia colpisce popolazioni che già versano in condizioni di estrema precarietà, di promiscuità, che non hanno accesso ai servizi igienici e alle infrastrutture necessarie e che possono sviluppare più facilmente forme più complicate di mpox”, deplora alle 19.30 Virginie Napolitano, coordinatrice dell’emergenza per Medici Senza Frontiere.

Solo per adulti

Per raggiungere la città di Bukavu, nel Sud Kivou, le dosi che devono essere mantenute a una temperatura di -20°C sono state prima trasportate in aereo dalla capitale Kinshasa verso est, per poi transitare in barca, poi in elicottero.

La RDC, tra i cinque paesi più poveri del pianeta, ha ricevuto il mese scorso 265.000 vaccini donati dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti. Queste dosi del laboratorio danese Bavarian Nordic sono attualmente approvate solo per l’uso negli adulti.

Il governo congolese è in attesa di altre donazioni e sta discutendo con il Giappone per la consegna di vaccini da utilizzare nei bambini. Secondo l’agenzia sanitaria dell’Unione africana (Africa CDC), il virus Mpox è attualmente presente in 16 paesi africani.

asch con afp

-

PREV Una nuova piattaforma tecnica di riabilitazione neurologica per l’ospedale René-Muret
NEXT Cluster di dengue: prevista irrorazione di insetticidi a Miri