Il cancro al seno può colpire tutte le donne, indipendentemente dalla loro età. Infatti, sebbene la metà dei casi venga diagnosticata tra i 50 e i 69 anni, possono essere colpite anche le donne più giovani o più anziane.
Il principale segnale di avvertimento è la comparsa di un nodulo al seno. Altri sintomi come un’anomalia o una secrezione dal capezzolo, arrossamento o sensazione di calore al seno dovrebbero indurti a consultare un operatore sanitario. Lo stesso vale per i linfonodi: in caso di un’infezione benigna come la tonsillite, è normale sentirli al collo. Tuttavia, nel contesto del cancro al seno, i linfonodi possono comparire sotto le ascelle o a livello della clavicola.
Quali altri sintomi possono indicare il cancro?
Altri segni possono anche accompagnare la malattia, come ad es grave affaticamento, perdita di peso inspiegabile o diminuzione dell’appetito. Possono essere indicatori anche sudorazioni notturne, febbre prolungata senza causa apparente o prurito persistente per diverse settimane.
La Social Security organizza screening sistematici con mammografie per le donne di età compresa tra 50 e 74 anni. Tuttavia sorge spontanea la domanda: va fatto prima dei 50 anni o dopo i 74 anni?
Dipende da diversi fattori. Se si presentano sintomi, verrà prescritta un’ecografia o una mammografia.. Inoltre, è necessario valutare il rischio individuale. Ad esempio, una donna di 40 anni che fuma, è sovrappeso, poco attiva o ha storia familiare di cancro al seno o alle ovaiesarà monitorata più attentamente di una donna senza questi fattori di rischio.
E l’autopalpazione del seno?
Naturalmente, l’autoesame è incoraggiato, ma non dovrebbe sostituire un esame professionale. È essenziale consultare un ginecologo o un’ostetrica almeno una volta all’anno per il follow-up. Ricorda che, se diagnosticato precocemente, il cancro al seno è curabile in 9 casi su 10.
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