La “zecca gigante” individuata in diversi reparti, gli scienziati temono una nuova malattia

-

In Francia, un team di scienziati sta monitorando le zecche per valutarne la diffusione. Una specie gigante è seguita da vicino perché portatrice di una condizione simile all’Ebola.

Pochi sanno della sua esistenza, ma questo insetto dannoso è ormai presente in Francia. La “zecca gigante” o “zecca dalle zampe striate”, dal nome Hyalomma marginato, è addirittura oggetto da diverse settimane di studi approfonditi, condotti da un team di scienziati, coordinati dal Centro per la cooperazione internazionale nella ricerca agricola per lo sviluppo (CIRAD), in collaborazione con l’Istituto nazionale di ricerche per l’agricoltura, l’alimentazione e l’agricoltura. l’ambiente (INRAE).

Questi ricercatori sono molto interessati a tutte le popolazioni di zecche, responsabili di malattie per le quali gli esseri umani e gli animali sono a rischio, inclusa la malattia di Lyme. Il loro lavoro si sta ora concentrando sulla nuova minaccia rappresentata da questa famosa “zecca gigante”. Gli esperti hanno infatti scoperto che la specie è un potenziale portatore di una malattia che può essere estremamente pericolosa, poiché è in una certa misura paragonabile all’Ebola, che ha un tasso medio di mortalità intorno al 50%.

©Sipà

E gli scienziati del CIRAD lanciano l’allarme alle autorità: hanno accertato la presenza del virus della febbre emorragica Crimea-Congo nelle zecche giganti raccolte nei Pirenei orientali qualche mese fa. Tuttavia, gli scienziati non hanno identificato alcuna trasmissione della malattia da questa zecca all’uomo in Francia. Ma gli esperti sottolineano “un rischio per la salute degli esseri umani”, poiché la potenziale trasmissione non è uno scenario escluso.

La zecca gigante si è “recentemente affermata sulla sponda mediterranea francese. Questa specie, insediata nel sud e nell’est della regione, non va oltre gli habitat aperti e secchi ed è quindi piuttosto limitata alle zone secche e alla macchia secca”, scrivono i ricercatori. La diffusione del parassita al di fuori dell’Occitania e dei dipartimenti del sud della Francia è attualmente improbabile.

La “zecca gigante” è più grande delle sue cugine (8 mm), ha uno sperone e zampe bicolori sulle quali si notano degli anelli biancastri in corrispondenza delle articolazioni. La “zecca gigante” è particolarmente tenace, è capace di inseguire la sua preda per diverse decine di metri e per 10 minuti. Inoltre questa specie risulta essere più resistente ai repellenti.

Se presente sul corpo, va rimosso con cautela, ma senza indugio perché il rischio di infezione è, a differenza della contrazione di Lyme, immediato. Si consiglia di utilizzare un prodotto per rimuovere le zecche, disinfettare rapidamente la zona del morso e tenere quest’area sotto osservazione per diverse settimane.

-

PREV Sei preoccupato per la diffusione globale del virus dell’influenza aviaria? : Notizia
NEXT Raffreddore da fieno: consigli naturali e accessibili per alleviare le allergie stagionali