come combattere l’espansione della zanzara tigre?

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La febbre dengue viene trasmessa dalla zanzara tigre. Sebbene il numero dei casi di questa malattia virale sia attualmente in forte aumento, le autorità sanitarie raccomandano la massima vigilanza.

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Pubblicato il 24/04/2024 08:04

Tempo di lettura: 2 minuti

type="image/avif">>Una zanzara Aedes albopictus, vettore di dengue e chikungunya, 14 giugno 2005. (MAXPPP)>>
Una zanzara Aedes albopictus, vettore di dengue e chikungunya, 14 giugno 2005. (MAXPPP)

È consigliabile, per la nostra salute, seguire una dieta equilibrata, fare sport, usare la protezione solare e stare bene: è preferibile anche scacciare l’acqua stagnante in casa. Questo è il messaggio molto serio che arriva dalle autorità sanitarie con l’avvicinarsi della stagione della zanzara tigre.

Il numero di casi importati di febbre dengue, una malattia virale trasmessa dalla famosa zanzara tigre, aedes albopictus, è aumentato di 12 volte rispetto allo stesso periodo del 2023 nella Francia metropolitana, ha allertato martedì 23 aprile il Direttore generale della Sanità. Ci troviamo in una situazione senza precedenti, avverte la Direzione Generale della Sanità, con 1.679 casi importati di questa malattia dall’inizio del 2024. Quando si parla di casi importati, ciò significa che i pazienti sono stati contaminati durante il soggiorno in una zona endemica, in particolare nelle Antille, una zona che attualmente sta vivendo, come tutta la regione delle Americhe e dei Caraibi, un’epidemia eccezionale. Questi viaggiatori tornano quindi nella Francia metropolitana con questo virus, che può causare sintomi influenzali più o meno pronunciati. Nell’1% dei casi si può verificare anche una forma emorragica più grave.

La dengue non si trasmette da uomo a uomo, ma solo attraverso le zanzare. Le autorità sono preoccupate per questi casi importati perché se una zanzara tigre punge una persona infetta che torna da un viaggio, e che quindi è portatrice del virus, questa zanzara diventerà un vettore della febbre dengue, per le altre persone che punge. È così che si possono creare catene indigene di contaminazione. Nel 2023 sono stati registrati circa 50 casi. Quest’anno, con il mix di turisti previsto in occasione dei Giochi Olimpici e una presenza della zanzara tigre che si estende su tutto il territorio, oggi è presente in 78 dipartimenti su 96 della Francia metropolitana , è probabile che il numero di casi importati e di casi indigeni aumenti.

Per evitare la contaminazione è necessario in qualche modo non offrire “né riparo né cibo” a questa zanzara tigre. Si consiglia di svuotare i vasi da fiori e le grondaie dall’acqua stagnante tra maggio e novembre, per non offrirle riparo. La copertura è il sangue che questa zanzara si prende quando punge: quindi la prevenzione passa anche proteggendosi con repellenti, e abiti lunghi, in viaggio e per tre settimane al ritorno da una zona a rischio. Presto dovrebbe essere disponibile un vaccino contro la febbre dengue. L’Alta Autorità sanitaria emetterà il suo parere sul tema nel mese di giugno.

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