quando gli ostacoli allo screening del cancro al seno rallentano anche la guarigione nel Cantal

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Meno irradiante, più sensibile alla compressione, il nuovo mammografo del centro ospedaliero Henri-Mondor arriva proprio al momento giusto per lanciare Pink October.

Costava 310.000 euro e produceva immagini a sette milioni di pixel. Il nuovo mammografo del centro ospedaliero Henri-Mondor, che accoglie ogni anno tra le 1.600 e le 1.800 donne per effettuare esami, rafforza l’offerta sanitaria, proprio in occasione dell’Ottobre Rosa.

“La tecnologia rimane la stessa del vecchio mammografo del 2011”, spiega il dottor Antoine Mons, capo del dipartimento. I principali progressi si basano su una migliore ergonomia (la macchina si inclina di 90 gradi, ndr), che facilita, ad esempio, la cura delle persone con disabilità e l’esecuzione di macrobiopsie. »

“La mia vita con il cancro al seno”: conversazione con Céline, una paziente ancora in cura

I prelievi potranno essere effettuati in posizione sdraiata, laddove in precedenza era richiesta la posizione seduta. “Sarà più comodo per il paziente e il medico. » Concretamente, “essendo il sensore più recente, la macchina irradia meno e la compressione è meno sgradevole”, precisa il dottor Marc Salavert, dirigente sanitario e responsabile della radioprotezione. Sul piano medico, “un terzo medico potrà partecipare allo screening del cancro al seno a partire da ottobre”, assicura il dottor Antoine mons. Le apparecchiature si inseriscono in un contesto di rinnovamento dell’imaging in quanto è stato rinnovato anche l’ecografo, oltre alle sale esami. Soprattutto, arriva il momento giusto per lanciare la campagna organizzata, Pink October, destinata a incoraggiare le donne tra i 50 ei 74 anni a sottoporsi al test.

La diagnosi precoce aumenta le possibilità di recupero

“Quanto prima viene rilevato il cancro al seno, tanto più facile è curarlo e maggiori sono le possibilità di guarigione. Scoperto tardi, alimenta invece le statistiche dei decessi», ha indicato Michèle Lablanquie, presidente della Lega contro il cancro del Cantal.

A partire dai 25 anni, è sufficiente palpare, identificare cavità, noduli al seno, linfonodi sotto il braccio, cambiamenti di dimensione, secrezioni, sanguinamenti… e consultare se c’è la minima preoccupazione.

La Lega contro il cancro, che a livello nazionale stanzia 4 milioni di euro su un budget di 40 milioni per la ricerca contro il cancro al seno, finanzia a livello locale il 40% del suo budget (290.000 euro all’anno). “Si sta evolvendo in un modo molto interessante. Le ultime scoperte si concentrano su terapie mirate e progressi che si basano sull’RNA come strumento innovativo. »
Nel Cantal, come altrove, sono stati identificati numerosi ostacoli per spiegare perché meno di una donna su due viene sottoposta a screening. “Mentre sette donne su 1.000 sottoposte a screening scoprono il cancro in questa occasione, le donne sopra i 50 anni spiegano di non sottoporsi allo screening perché non presentano sintomi (34%). Altri temono di provare dolore (20%) e il 16% ha paura che gli venga diagnosticato un cancro. » Da notare che nel Cantal settentrionale sono ancora meno le donne sottoposte allo screening.

Anna Modolo

Come fare il test? Gratuita per le donne dai 50 ai 74 anni, la mammografia è possibile su semplice appuntamento, da prendere via email ([email protected]) oppure telefonicamente allo 04.71.46.56.88 o 04.71.46.56.78. Risultato immediato, referto in giornata.

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