Il test multimediale dei Google Pixel Buds Pro 2

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I Google Pixel Buds Pro 2.

Assomigliano molto alla prima versione. Ma questi Google Pixel Pro 2 sono ora alimentati dalle ultime versioni hardware e software di Google. Integrano quindi non solo l’intelligenza artificiale (AI) Gemini, ma il chip Tensor A1, del colosso americano.

Appena pronti, a prima vista, pensiamo che questi Google Pixel Buds Pro 2 assomiglino molto alla prima versione. In effetti il ​​caso è molto simile. Le cuffie, che sono davvero piccole, invece, sono state completamente ridisegnate per essere inserite più facilmente nell’orecchio. Un movimento rotatorio permette di trovare la posizione più comoda. Il sito di Google.

Inizio del test: avvio semplicissimo

L’avvio avviene senza intoppi. Sei invitato ad accoppiare le cuffie sullo schermo del tuo smartphone. Dopo aver scaricato l’ultima versione dell’applicazione Pixel Buds, sono a nostra disposizione più impostazioni, come su dispositivi simili; ad esempio la riduzione del rumore o le impostazioni touch.

Tra i parametri importanti per alcuni, l’equalizzatore grafico con diverse modalità pre-programmate per regolare gli alti, i medi e i bassi. Molto bello, soprattutto perché l’equalizzatore manuale permette davvero di trovare l’equilibrio desiderato. I puristi, ovviamente, non otterranno nulla, in linea di principio.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro.

Google Pixel Buds 2 Pro e Google Pixel Pro Buds (d).

Google Pixel Buds 2 Pro e Google Pixel Pro Buds (d).

Google Pixel Buds 2 Pro e Google Pixel Pro Buds (g).

Google Pixel Buds 2 Pro e Google Pixel Pro Buds (g).

Suono ricco, apprezzabile riduzione del rumore

Passato attraverso le orecchie, scopriamo un suono ricco e caldo. La musica è dettagliata e le voci sono ben presenti. Anche se queste cuffie non sono compatibili con i codec di tipo HD, offrono un suono ricco e bilanciato in molteplici situazioni.

Su strada, infatti, la riduzione del rumore ambientale è apprezzabile. Non appena si parla con un interlocutore, se l’opzione è attivata nelle impostazioni, le cuffie passano alla modalità trasparenza. Un vero successo, come ho potuto constatare sabato mentre facevo la spesa.

Pixel Buds Pro 2: ergonomia capricciosa

Sempre in viaggio, è sufficiente lasciare a lungo il dito sulla superficie di un auricolare per passare dalla modalità di riduzione del rumore alla modalità di trasparenza. Detto questo, vista la posizione delle cuffie nelle orecchie, ho avuto molta difficoltà a far scorrere il dito sulla superficie per regolare il volume, punto sempre importante.

Come sugli ultimi modelli Sony, nella sezione “benessere uditivo” potrai scoprire la pressione acustica esercitata sul tuo orecchio. È anche possibile configurare una notifica se viene superato il limite consigliato. Ben visto e così importante.

App Google Pixel Buds.

Applicazione Google Pixel Buds.

App Google Pixel Buds.

Applicazione Google Pixel Buds.

App Google Pixel Buds.

Applicazione Google Pixel Buds.

App Google Pixel Buds.

Applicazione Google Pixel Buds.

App Google Pixel Buds.

Applicazione Google Pixel Buds.

App Google Pixel Buds.

Applicazione Google Pixel Buds.

App Google Pixel Buds.

Applicazione Google Pixel Buds.

App Google Pixel Buds.

Applicazione Google Pixel Buds.

App Google Pixel Buds.

Applicazione Google Pixel Buds.

Suono spaziale e altro ancora

Per gli amanti del brivido è disponibile il suono spaziale per un effetto coinvolgente sui contenuti compatibili su Netflix o Disney+ o su alcuni clip demo disponibili su YouTube. Segnaliamo infine che queste cuffie possono cambiare sorgente automaticamente con “Switch Audio”, se attivato. Efficaci e pratici, soprattutto perché possono essere collegati a due dispositivi contemporaneamente.

Da segnalare infine che queste cuffie sono dotate di Gemini AI che permette di ottenere diverse informazioni o aumentare il volume, ad esempio al 50%. Non male, ma un po’ lento. Dovresti anche ricordarti di regolare il volume su alcuni smartphone, in particolare il Samsung Galaxy. Quando si utilizzano più smartphone contemporaneamente, utilizzare Gemini è più complesso… In linea di principio, devi parlare inglese.

Google raggiunge un bilancio favorevole

Segnaliamo inoltre che una funzionalità molto pratica permette di far suonare le cuffie per ritrovarle. Devono però essere collegati al tuo smartphone. Il volume è ovviamente piuttosto basso, ma sufficiente per individuare, ad esempio, una punta caduta sotto il divano.

Alla fine abbiamo davvero apprezzato l’ingombro minimo di questi Pixel Buds Pro 2, il loro design e la qualità del suono. Un ottimo risultato, anche se l’IA Gemini resta soggetta a miglioramenti. Disponibile in Svizzera a partire da 219 franchi in diversi colori e in più punti vendita.

Saverio Studer

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