Pro D2 – “Non ho l’impressione di vivere in una squadra 15esima in classifica”, assicura Joris Moura (Valence-Romans)

Pro D2 – “Non ho l’impressione di vivere in una squadra 15esima in classifica”, assicura Joris Moura (Valence-Romans)
Pro D2 – “Non ho l’impressione di vivere in una squadra 15esima in classifica”, assicura Joris Moura (Valence-Romans)
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Joris Moura è il secondo giocatore più utilizzato nella Pro D2 in questa stagione con 1188 minuti giocati. Il suo club, il Valence-Romans, resta sull’orlo della sconfitta all’ultima giornata contro Montauban e si prepara ad ospitare venerdì il Nizza in una partita decisiva per il mantenimento. Le retrovie del VRDR ci hanno confidato con l’avvicinarsi di questa importante scadenza.

Hai digerito la sconfitta contro Montauban quando eri in vantaggio a due minuti dalla fine?

Come ogni sconfitta, è difficile da accettare. Soprattutto nel contesto attuale in cui stiamo lottando e facendo cose buone. Ci proviamo tanto ma non siamo ricompensati. La vittoria ci è sfuggita, ancora una volta, nelle ultime azioni della partita, quindi è molto frustrante.

Come hai vissuto da dentro questo finale di partita?

Onestamente, questa è una delle poche partite di questa stagione in cui mi sono detto: “Abbiamo la vittoria nelle nostre mani.” Fino al 60° minuto abbiamo controllato la partita, ero piuttosto fiducioso. Poi il cartellino rosso di Adam (Vargas) ci ha fermato ma potevamo tranquillamente restare fino a quattordici. Non è per questo fatto di gioco che perdiamo la partita. Montauban puntava alla vittoria, peccato per noi.

Qual è stato il discorso nello spogliatoio dopo la partita?

Il presidente e l’allenatore ci hanno tirato su il morale. Ci hanno ricordato che questa sconfitta non è fine a se stessa e che dobbiamo rimanere mobilitati e continuare a lavorare.

Prima dell’inizio della stagione hai controllato sul calendario questo ricevimento di Nizza (16e), Venerdì ?

Ovviamente. In quel preciso momento avevamo più ambizioni ma sapevamo che avremmo lottato contro il Nizza, l’Aurillac o anche il Montauban che l’anno scorso era in difficoltà. Queste partite sono le più importanti. Abbiamo fatto l’impresa vincendo l’andata a Nizza, tocca a noi ripeterci venerdì in casa.

C’è qualcosa di diverso nella tua preparazione prima di un incontro contro un concorrente diretto per la manutenzione?

Collettivamente non cambia nulla. Lavoriamo sempre allo stesso modo, indipendentemente dall’avversario. Individualmente, l’approccio mentale è diverso. Tutti sono consapevoli dell’importanza di questo incontro e si stanno preparando di conseguenza. Per noi questa è una partita di finale di bassa classifica.

Su cosa stai lavorando come priorità nell’allenamento questa settimana?

L’area in cui dobbiamo migliorare è la disciplina. Difficile lavorare in questo settore, d’altronde, richiede consapevolezza individuale, sugli errori da non commettere, da parte di tutti i giocatori.

Valence-Romans è una squadra piuttosto giocosa. Manterrete lo stesso stile venerdì sera oppure proporrete un gioco più restrittivo per correre meno rischi?

Dobbiamo giocare come sappiamo. L’imprenditorialità è nel nostro DNA e non dobbiamo giocare contro natura. Bisogna però farlo in maniera ragionata e soprattutto senza esagerare.

In caso di vittoria contro il Nizza avrai almeno 13 punti di vantaggio. Il quindicesimo posto sarà quasi assicurato. Menzionate la possibilità di un possibile match d’accesso a fine stagione?

SÌ. Consideriamo questo quindicesimo posto come una delle possibilità per mantenerci. Ovviamente guardiamo avanti, perché non siamo lasciati indietro dalle squadre che ci precedono. Non dimentichiamo però che questa partita di spareggio è uno dei modi per restare in questo campionato.

Senti qualche pressione particolare all’interno del tuo gruppo in vista delle partite finali?

Siamo quindici, ma non ho l’impressione di vivere settimane da squadra in zona play-off. Forse dovremmo farlo, ma non lasciamoci prendere dal panico, perché sappiamo che possiamo fare meglio e quindi non ci poniamo particolari pressioni.

Hai vissuto l’ascesa alla Pro D2 nel 2023 con il Valence-Romans. C’è differenza nell’approccio ad una partita della fase finale rispetto ad una partita di mantenimento?

Nello stato d’animo da avere, i due sono piuttosto simili. Bisogna prendere le partite una dopo l’altra senza fare domande. Tuttavia, le partite finali sono più emozionanti. L’eccitazione attorno al locale è davvero incredibile quando suoniamo la scalata.

Joris, hai quattordici partenze consecutive, il che è piuttosto eccezionale nel rugby moderno. Come ti senti fisicamente?

Dopo partite come quella contro Montauban sono molto stanco e passo tutta la giornata sul divano, a causa del dolore e della brutta notte passata. (sorride). In Pro D2 le squadre sono molto fisiche e le fasi di combattimento sono dure. Ma al di là di tutto ciò, è un’occasione per poter fare tanti incontri e poter dimostrare quanto valgo.

Oltretutto a fine stagione sei in scadenza di contratto. Siete in trattative con il club per un possibile prolungamento?

Abbiamo già avuto diverse discussioni a partire dall’estate scorsa, che sono molto avanzate. Non è stato ancora firmato nulla, ma le discussioni sono piuttosto positive. Anche per questo combatto tutti i fine settimana perché se dovessi firmare vorrei restare in Pro D2.

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