XV di Francia – Le posizioni dei pilastri in tensione, la tegola per Charles Ollivon… Un aggiornamento sull’andamento a meno di un mese dal Torneo

XV di Francia – Le posizioni dei pilastri in tensione, la tegola per Charles Ollivon… Un aggiornamento sull’andamento a meno di un mese dal Torneo
XV di Francia – Le posizioni dei pilastri in tensione, la tegola per Charles Ollivon… Un aggiornamento sull’andamento a meno di un mese dal Torneo
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Alcune posizioni, come la terza linea, sono “colpite” dall’abbondanza di beni e da una gerarchia un po’ perturbata nel mese di novembre. Altri, come l’apertura o i pilastri, navigano in base agli infortuni e ai ritorni. Panoramica delle principali problematiche…

PILASTRI

Quale stato di forma per Jean-Baptiste Gros, Cyril sbadiglia e Tevita Tatafu?

A sinistra della mischia francese, l’ultima tournée di novembre è stata un’occasione per Jean-Baptiste Grosso a confermare le speranze che il mondo del rugby aveva riposto in lui all’inizio della sua carriera. Partindo contro Giappone, Nuova Zelanda e Argentina, il toulonnais ha compiuto perfettamente la sua missione in mischia chiusa ma è stato anche molto attivo in difesa. Quindi gli viene automaticamente promesso un voto simile per il Torneo 6 Nazioni? Non necessariamente, se consideriamo che non gioca dall’ultimo test contro l’Argentina (strappo al tendine del ginocchio), e ha ripreso ad allenarsi solo questa settimana con l’RCT… Soprattutto perché all’incognita del suo stato di salute bisogna aggiungere quella della competizione. Pensiamo prima a Cirillo Sbadiglioche ha ripreso le gare questo sabato a La Rochelle. Operato per la frattura del perone lo scorso anno e indisponibile per sei mesi, il pilastro del Tolosa è intrinsecamente leader della posizione in Francia da cinque anni ma sembra difficile pensare che sarà, dopo un infortunio del genere, pronto appena il 31 gennaio per l’apertura della competizione contro il Galles. In ogni caso, i Rochelais Reda Rose e il Varois Dany prigionierotornato al suo livello migliore, sta anche in riserva per la repubblica.

A destra merita attenzione anche l’equazione: se Vino Antonio resta il titolare dell’incarico, lo staff francese crede molto nel Bayonnais Evitare Avvicinamentoabbattuto da un infortunio ai legamenti della caviglia durante l’ultima Francia-All Blacks. Colui che, come Baille o Gros, non ha ancora giocato una partita da novembre ma riprenderà le gare a fine gennaio con il Bayonne, si unirà al gruppo della Francia? La domanda rimane. Eppure, in questa posizione, il futuro Tolosa George-Henri Colombabravissimo contro gli All Blacks in autunno, ha sempre risposto (con le sue qualità ma anche i suoi difetti nella conquista diretta) alle aspettative riposte su di lui da William Servat e Laurent Sempéré, gli allenatori alla guida degli attaccanti francesi.

MEZZA APERTURA

Ntamack – Ramos – Jalibert, destini incrociati

Da diversi anni, Fabien Galthié sembrava essersi liberato da questo eterno dibattito che affliggeva da tempo il rugby francese: “chi è l’apertore del XV di Francia?” Fino alla fine del suo primo mandato la gerarchia era chiara: chi era in carica lo era Romain Ntamack ; fu chiamato il suo sostituto (di lusso). Matthieu Jalibert ; il terzo, nella gerarchia, erano i Rochelais Antonio Sono stanco. Nel corso della partita potrebbero essere valutate anche le opzioni del Tolosa Thomas Ramos e Antoine Dupont. Quindi cosa è cambiato da allora? Un bel po’ di cose, in realtà. Romain Ntamack non veste più la maglia azzurra da diciotto mesi, a causa dei suoi infortuni. In sua assenza, altri hanno avuto la loro possibilità. Matthieu Jalibert, in primo luogo, nella logica continuazione della gerarchia. Deludente nel Torneo 6 Nazioni del 2024, poi infortunato, ha lasciato la mano a Thomas Ramos per concludere la competizione con il numero 10 sulle spalle.

Cosa che francamente convinse, e ancor più lo scorso novembre, quando questa volta fu nominato “capo in carica”. Allora dove siamo adesso? Tra la grande forma di Thomas Ramos e quella più timida di Romain Ntamack, dal suo ritorno in campo, il dibattito è tornato. “Thomas Ramos si sta affermando in apertura e mi chiedo come si comporterà Fabien Galthié per l’apertura del Torneo. Thomas Ramos mi sembra essenziale adesso in apertura”, ha giudicato Denis Charvet, ad esempio, al termine delle prove di caduta. Di seguito, Olivier Magne sviluppa un altro argomento. “Che Romain Ntamack ritorni in apertura è ovvio per me. […] Nel grande giorno Romain farà la prestazione giusta, su questo non ho dubbi”. È a questa domanda, tra le altre, a cui Fabien Galthié dovrà presto rispondere. Anche quello del destino ormai riservato a Matthieu Jalibert, dopo le polemiche nate per la sua precipitosa uscita dal gruppo a novembre. In questa fase, l’opzione Ntamack resta quella più considerata internamente, in una configurazione che lascia Thomas Ramos in campo e nella sua posizione preferita, la difesa. È sempre meglio unire i talenti piuttosto che opporsi…

CENTRO

Chi sostituirà Fickou in 13?

Vittima della frattura del pollice sinistro durante la partita tra il suo Racing 92 e il Lione, Gaele Avuto salterà (come minimo) le prime due partite del Torneo in programma contro Galles e Inghilterra. Un vero duro colpo per il XV di Francia che perde uno dei suoi dirigenti, e soprattutto il suo giocatore con più presenze (93 presenze). Prima del forte ritorno di Fickou in Nuova Zelanda e Argentina, Fabien Galthié aveva riposto la sua fiducia nel Palois Emiliano Gailleton contro il Giappone e durante la tournée estiva in Argentina. Ma altri uomini bussano alla porta, come i Girondini Nicola Depoortère (2 mantelli) che, come la sua mazza, mostra una forma brillante. È anche difficile non menzionare il Tolosa Pierre-Louis Barassi (3 selezioni), autore di superbe performance nelle ultime settimane. Per concludere con il ruolo di centro, bisogna citare anche l’infortunio di Rochelais Jonathan Danty. Come Fickou, non potrà candidarsi per le prime due partite del XV di Francia. Raddoppiato da Yoram Moefana negli ultimi mesi, la sua ultima selezione risale al 25 febbraio 2024, contro l’Italia.

TERZA LINEA

L’era dei dilemmi

Mai, visibilmente, il XV di Francia si è avvicinato ad un anno solare e ad un Torneo con così tanti candidati solidi e credibili in terza linea. Tra la sorprendente costanza di François Cros, Alessandro Tappetino da lutto et Carlo Olivonil ritorno sotto forma diAntonio Jelonchla nuova dimensione di Paolo Boudehentl’emergere di Gazzotti, Matteo et Jegou o l’ascesa al potere di Gregorio Stronzate (per citarne solo alcune), lo staff aveva sulla carta l’equivalente di tre associazioni più promettenti e complete, con profili ricchi e variegati. Questa prima giornata della fase di ritorno, anche la prima dell’anno, è però servita a ricordare che nel cuore della stagione il fattore infortuni inevitabilmente rimescola le carte.

Sabato Charles Ollivon è caduto e il Toulonnais non dovrebbe, salvo miracolo, rialzarsi per diverse settimane. Lui che aveva terminato il giro in 8 e alla luce non poteva far parte del 6 Nazioni (vedi sotto). Se lunedì farà una risonanza magnetica per determinare l’esatta natura del suo infortunio, lo staff del Tolone come quello del XV francese temono addirittura una lunga indisponibilità e forse una rottura del legamento crociato. Un colpo personale ma anche collettivo in quanto doppia garanzia di potenza: il gioco aereo è prezioso. Vista la sua ottima forma, era difficile immaginare di non vederlo tra i 23 del Galles…

A cosa dovremmo aspirare in definitiva? Uno dei grandi interrogativi riguarda il portiere del numero 8. Se Grégory Alldritt, prezioso nel graffio di sabato e generalmente in buona forma per un mese, dovesse trovare il favore agli occhi degli allenatori, l’ex capitano ad interim potrebbe essere associato ad Alexandre Roumat e Paul Boudehent, come nel caso della Nuova Zelanda, a meno che non trovi il suo posto il “tuttofare” François Cros. Da qui al 31 gennaio, quando si alzerà il sipario sul Torneo, tutte le proiezioni saranno solo provvisorie: perché il rischio infortuni incombe ma anche perché la Coppa dei Campioni, attraverso le prestazioni di tutti (quella di Grégory Alldritt contro il Leinster sarà soprattutto un’occasione per per far brillare il Gersois), dovrebbe più o meno rimescolare le carte. Con tutti gli assi e i jolly che ha in mano, Fabien Galthié ha un bel gioco a sua disposizione. Resta da ottimizzare il patrimonio…

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