Stasera, TF1 ravviva una fiamma. Con una serata omaggio al Club Dorothée, il programma cult che ha segnato gli anni ’90, il canale celebra un’epoca in cui mercoledì e sabato erano sinonimo di incontri imprescindibili per milioni di giovani telespettatori.
Più che un semplice programma, il club Dorothée ha mescolato cartoni animati, varietà, giochi e sketch in un’atmosfera che voleva essere gioiosa e unificante. Presentato da Dorothée e dal suo team – Jacky, Ariane, Corbier e Patrick – lo spettacolo ha lasciato un’impronta indelebile nella televisione francese, con record impressionanti, controversie e talenti inaspettati.
1 Un programma di dimensioni fenomenali
Trasmesso su TF1 dal 1987 al 1997, il club Dorothée era più di un semplice programma giovanile. Al suo apice, riuniva diversi milioni di spettatori ogni settimana, raggiungendo talvolta record di ascolto con una quota di mercato superiore al 50%. Il programma è stato accompagnato da un importante merchandising, inclusi prodotti derivati, concerti, tra cui diversi al Paris-Bercy Omnisports Palace, e una tessera associativa che contava fino a 700.000 iscritti.
Con quasi 30 ore di trasmissione settimanale al suo attivo, il club Dorothée ha proposto contenuti diversificati, alternando i popolari cartoni animati giapponesi a Sfera del Drago et Cavalieri dello zodiaco e sequenze umoristiche, musicali e interattive. Mercoledì, una giornata di punta della trasmissione, è diventata un incontro centrale per i giovani telespettatori, consolidando il posto dello spettacolo come pilastro della programmazione di TF1.
2 Croversies sugli anime giapponesi
Nonostante il successo, il club Dorothée non è sfuggito alle polemiche, soprattutto per l’introduzione in Francia di cartoni animati giapponesi ancora sconosciuti. Ken il sopravvissuto suscitò forti critiche per le sue scene di combattimento ritenute violente, nonostante la censura operata da TF1. Da parte sua, Sfera del Drago È stato segnalato per contenuti inappropriati, che combinavano violenza e momenti ritenuti commoventi per un pubblico giovane.
Alcune polemiche hanno portato addirittura al ritiro della serie. Uomo muscoloso è stato quindi deprogrammato dopo le lamentele riguardanti il personaggio Brocken Jr., che sfoggiava un simbolo correlato a una svastica – in realtà era una Svastica buddista, un simbolo comune in alcune culture asiatiche. Parallelamente, personaggi pubblici come Ségolène Royal hanno denunciato il programma, giudicandolo inadatto ai giovani. Queste controversie hanno portato a diversi richiami all’ordinanza del Consiglio Superiore dell’Audiovisivo (CSA).
3 Jean-Luc Azoulay, l’uomo dietro lo spettacolo
Pochi lo sanno, ma dietro il successo del club Dorothée si nasconde un uomo: Jean-Luc Azoulay, cofondatore di AB Productions. Autore delle canzoni di Dorothée sotto lo pseudonimo di Jean-François Porry, è stato anche sceneggiatore di numerose serie cult come Hélène e i ragazzi.
Lo spettacolo ha visto passare anche celebrità inaspettate. Antoine de Caunes, aspro critico del programma, aveva egli stesso contribuito ad alcuni generici di cartoni animati sotto lo pseudonimo di Paul Persavon. Inoltre, figure come Julien Lepers o Jean-Pierre Foucault sono apparse notate nel corso degli anni.