Si augura buon compleanno a Daniel Auteuil, che ha appena compiuto 75 anni questo venerdì 24 gennaio 2025. È un attore che non presentiamo più, ma ricordiamo che ha segnato gli spiriti nei film D’Innumerevoli, e ha vinto diversi premi. Nominato quattordici volte ai César, ha ottenuto quello di miglior attore per i suoi ruoli Jean de Florette et Fonte manons, poi un altro per La ragazza sul ponte. Senza dimenticare il premio per l’interpretazione maschile del Festival di Cannes per il film L’ottavo giorno.
Sul piano della vita privata, lei che è sposata dal 2006 con la pittrice Aude Ambroggi (hanno un figlio di 15 anni di nome Zachary) ha condiviso la vita di Anne Jousset, madre di sua figlia Aurore (43 anni), allora quella Emmanuelle Béart, dalla quale ha avuto Nelly (32). Ma era anche innamorato, negli anni 2000, dell’attrice Marianne Denicourt, ex di Arnaud Desplechin: un uomo per il quale continuò in tribunale”invasione della privacy”. Una storia su cui è tornata anche per la rivista Elle la scorsa estate (edizione del 29 agosto 2024).
I nostri colleghi raccontano che Marianne Denicourt ha lasciato Arnaud Desplechin durante le riprese del suo film Come ho discusso… (la mia vita sessuale), in cui gioca. Ben presto incontra Daniel Auteuil. Il che ha poi spinto il direttore a ricordarglielo per recuperarlo. E durante la presentazione del film al Festival di Cannes, qualche mese dopo, si verificò una scenata di gelosia: “Durante la serata di proiezione Daniel è venuto a prendermi. Arnaud se ne accorse e mi fece una scenata davanti a tutti rotolandosi per terra.“
Marianne Denicourt, il suo processo contro Arnaud Desplechin
Il giorno dopo l’avrebbe aspettato all’aeroporto e avrebbe detto questo: ‘Vedrai, sarà cruento!” “Una storia confermata dai parenti dell’attrice. “, specifica poi ELLE. È nel 2006 che Marianne Denicourt avrà la sfortuna di apprendere che il tribunal de grande example di Parigi ha respinto i 200.000 euro di risarcimento danni che aveva chiesto ad Arnaud Desplechin per danni alla sua vita privata. Perché nel suo film Re e Regina (2004), il cineasta avrebbe utilizzato elementi dolorosi della storia personale della sua ex che avrebbe distorto per costruire il personaggio di Nora, l’eroina del lungometraggio. L’attrice credeva che lui avesse così mascherato la sua vita e dato una cattiva immagine di sé a suo figlio.
Ma se “Alcuni elementi appartenenti al passato intimo di Marianne Denicourt” si erano effettivamente ritrovati nel film, come spiegato Il mondo, I giudici hanno ritenuto, invece, che il fatto che Marianne Denicourt abbia una sorella, che suo padre sia morto di cancro, o che suo figlio e quello di Nora abbiano il nome di Profeta “non possono essere ritenute somiglianze significative”.