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Un grande film sull’oppressione e sulla memoria di Walter Salles, ispirato a eventi reali, “I’m Still Here” evoca le ore buie della dittatura militare in Brasile. Un film che sta riscuotendo un successo fenomenale nel Brasile post-Bolsonaro dove gli spettatori, ovviamente, sentono il bisogno di interrogarsi sulla storia del proprio Paese.
Il regista brasiliano Walter Salles non sempre ci ha convinto. Il suo Diari di viaggio (2003) che raccontavano le peregrinazioni del giovane Che Guevara attraverso il Sud America negli anni Cinquanta erano certamente piacevoli da guardare ma aneddotici; e il suo adattamento Sulla strada (2012), il monumento letterario di Jack Kerouac, era impantanato in convenzioni melodrammatiche fuori tema.
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