Dopo una lunga pausa di 8 anni, Patricia Kaas sta facendo il suo grande ritorno mediatico. Il cantante sarà allenatore in “The Voice”. L’occasione per la discreta star di fare alcune confidenze intime.
Il 1° febbraio Patricia Kaas tornerà sul piccolo schermo. E per una buona ragione: prenderà posto su una delle quattro leggendarie poltrone rosse di La Voce accanto a Florent Pagny, Vianney e Zaz; che muoverà anche i suoi primi passi nello spettacolo. Per l’occasione, l’interprete di Il mio ragazzo ha preso parte al ritratto di Isabelle Ithurburu in Dalle sette alle otto.
Patricia Kaas era preoccupata per il suo arrivo La Voce ? “Mi sono ancora posto la domanda”
E il minimo che possiamo dire è che il cantante, ormai 58enne, nutre ancora qualche timore all’idea di rientrare nel mondo dello spettacolo dalla porta principale dopo una pausa di diversi anni. Alla domanda su chi potranno scoprire i fan del programma TF1, Patricia Kaas ha risposto senza mezzi termini: «Già c’è il timore di dire: ‘La gente mi riconoscerà?’ Sono passati otto anni da quando ero lì! E poi, dopo: ‘A me arriveranno i talenti?’ Ma continuavo a pormi la domanda”.
È quindi difficile per Patricia Kaas temere il suo ritorno dopo un’assenza così lunga; il suo ultimo album, dal titolo omonimo, risale al 2016. Ma lei resta solida sulle sue gambe: “Nella vita io con i miei amici sono divertente, sono autentico, sono rispettoso… spero che sentiremo tutto questo. Me ne rendo meno conto perché quando sono sul set sono come sono nella vita e poi ecco, ti piace o non ti piace… Vedremo!”
Patricia Kaas ha sofferto di burnout: “La goccia che ha fatto traboccare il vaso”
Anche Patricia Kaas non avrebbe mai potuto unirsi alla troupe La Voce. Come interprete di Mademoiselle canta il blues affidato a parigino e intervista, la produzione le ha anche proposto più volte prima che lei accettasse. Ma, dopo migliaia di date di concerti in tutto il mondo per anni, l’artista molto popolare in Russia ha realizzato una bruciarsi quattro mesi.
“Non sapevo più che donna fossi diventata (…) Anche quando ero esausta, appena mettevi piede sul palco e il pubblico ti applaudiva, era un’iniezione di adrenalina. Ma non appena sei tornato giù, “È difficile e sta peggiorando nel corso degli anni. Vivi sempre con una valigia. Mi ha pesato…”ha detto al giornale. Già moralmente e fisicamente esausta, Patricia Kaas ha dovuto affrontare anche la morte del suo cane, che l’ha accompagnata in ogni momento della sua vita. “La goccia che ha fatto traboccare il vaso” per lei. Un ritorno attentamente ponderato che dovrebbe quindi fargli il massimo bene.
Francia