I servizi di monitoraggio della Direzione generale delle imposte hanno stilato una lista nera di 4.000 debitori che non hanno dichiarato la loro proprietà, che si preoccupano della liquidazione volontaria della situazione fiscale e che non si sono ancora impegnati a regolarizzare la loro situazione, anche se il termine del processo si concluderà tra circa una settimana, mentre l'amministrazione fiscale ha finora indirizzato 2.000 avvisi a persone che violano la legge, esortandole ad approfittare della transazione prima della scadenza del periodo di grazia.
La Direzione generale delle imposte aveva invitato gli interessati alla misura relativa alla liquidazione volontaria dello status fiscale dei contribuenti, ripristinata dalla legge finanziaria del 2024, a dichiarare i loro beni prima della fine di questo mese di dicembre.
Questo accordo riguarda i privati e riguarda i loro profitti e redditi tassati in Marocco, che non sono stati dichiarati prima del 1° gennaio 2024 e che saranno tassati con un'aliquota solo del 5%.
Che tipo di reddito deve essere dichiarato?
Secondo la Direzione Generale delle Imposte, i soggetti tenuti a regolare quanto sopra sono coloro che possiedono beni depositati su conti bancari, o beni detenuti sotto forma di titoli bancari.
I privati interessati devono dichiarare anche i beni mobili o immobili acquistati non destinati a fini professionali, ovvero gli anticipi figuranti sui conti correnti dei soci o sul conto dello sfruttatore, ovvero le operazioni di prestito concesse ad altri.
Cosa si dovrebbe fare esattamente?
Al riguardo, la Direzione Generale delle Imposte richiede il deposito dei beni e la relativa dichiarazione presso l'istituto di credito abilitato, in qualità di banca; E/o presentare una dichiarazione all'amministrazione finanziaria e versare il contributo relativo a beni mobili, immobili o importi anticipati inseriti nei conti correnti dei soci o nel conto dello sfruttatore e prestiti concessi ad altri.
La Direzione sottolinea inoltre che l'importo dei beni e delle spese dichiarati, che sono stati oggetto del pagamento del contributo specificato pari al 5% del valore di tali beni e spese, non sarà preso in considerazione durante la correzione delle basi imponibili durante il controllo fiscale del contribuente interessato o durante la valutazione del reddito complessivo annuo nell'ambito di una procedura di esame dello status fiscale complessivo dei privati, di cui all'articolo 216 del Codice generale delle imposte.
Per garantire la riservatezza della sua identità. Quando versa un contributo alla banca, l'interessato non invia alla Direzione generale delle imposte alcuna informazione che consenta di identificare l'identità del titolare del permesso.
Tasse severe in caso di ritardo
In cambio dell’opportunità concessa dalla Legge finanziaria del 2024, la Direzione delle imposte inizierà a perseguire le persone che non hanno beneficiato di questa offerta del governo di liquidazione volontaria.
I ritardatari dovranno pagare il 37% del valore della proprietà non dichiarata, oltre a multe e spese di riscossione, mentre potrebbero pagare solo il 5% del valore della loro proprietà, garantendo la riservatezza della loro identità.
Tra le condizioni per beneficiare di questa misura governativa c'è il pagamento di un contributo a discarico basso rispetto alle sanzioni previste dal diritto comune.
La Direzione Generale delle Imposte aveva pubblicato una “lista nera” che comprendeva circa 4.000 persone che non avevano ancora dichiarato le loro proprietà, nonostante l'avvicinarsi della fine del periodo di liquidazione previsto, che terminerà tra circa una settimana.
Solo pochi giorni fa, l'amministrazione fiscale ha inviato circa 2.000 avvisi a persone che non avevano dichiarato i loro beni, incoraggiandole ad approfittare della transazione prima della scadenza del termine.