La sera del 24 dicembre, in piena vigilia di Natale, la SNCF ha segnalato notevoli disagi sulla linea ad alta velocità Sud-Est. Dietro queste informazioni si nascondeva una tragedia. Il gesto di Bruno Rejony, un macchinista che si è ucciso gettandosi dalla cabina del treno Parigi-Saint-Etienne intorno alle 20 nella località di Crisenoy (Seine-et-Marne). Poche ore dopo, il suo corpo è stato ritrovato sui binari.
Il suicidio di Bruno Rejony, esperto ferroviere di 52 anni, ha suscitato la commozione dei colleghi della SNCF, alla quale è entrato nel 1997. Ma anche della CGT, il sindacato in cui era “impegnato” secondo i suoi colleghi e per il quale ha ricoperto il ruolo di “rappresentante del personale della residenza di trazione di Saint-Étienne”, secondo una fonte della SNCF presso l'Agence France Presse.
“Un attivista instancabile”
“Bruno è stato un attivista instancabile per la nostra organizzazione”, “Solo pochi giorni fa stava lavorando sugli agenti di guida di Saint-Étienne […] », Indica la filiale di Saint-Etienne della CGT dei ferrovieri in un comunicato stampa pubblicato sui social network.
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Figura molto nota in tutto il dipartimento della Loira, Bruno Rejony ha ricevuto omaggio anche dai suoi colleghi che hanno condiviso una foto del logo della SNCF su sfondo nero con queste parole: “La famiglia dei ferrovieri è in lutto”.
Un gesto dal “forte simbolismo”
Molti di loro descrivono Bruno Rejony come un uomo “intelligente” e “volontario nel suo lavoro”. Ai colleghi di RMC, Cécile Cukierman, senatrice comunista della Loira, ex ferroviere, precisa: “È sempre stato gentile. Si prendeva sempre del tempo per spiegare le situazioni e le difficoltà che stavano vivendo”
Ma cosa può aver spinto il ferroviere a commettere l'irreparabile? Se le indagini non hanno ancora fornito una spiegazione a questo suicidio, lo vede un sindacalista ed ex ferroviere Il pariginoun gesto dal “forte simbolismo”. “Quando lo fai sul posto di lavoro, sul treno, non è banale. Un 24 di sera…” spiega.
Padre di un bambino autistico, aveva appena vissuto una rottura romantica
Al microfono di RMC, un suo parente spiega di essere stato “torturato” anche da problemi familiari. Padre di un bambino autistico, anche il ferroviere stava attraversando una recente rottura sentimentale, secondo uno dei suoi amici: “Mi ha detto che non stava bene. Ma non potevo immaginarlo porre fine alla sua vita, soprattutto in queste circostanze.”
Per indagare sulle cause della morte è stata aperta un'indagine giudiziaria affidata alla compagnia della gendarmeria di Melun, ha riferito la procura di Melun.