Il neo primo ministro francese François Bayrou ha formato il quarto governo del paese in meno di un anno, con una sfida chiave per il suo gabinetto che è stata quella di ottenere l'approvazione del bilancio 2025.
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La lista dei nuovi ministri francesi sotto la guida del neo-primo ministro François Bayrou è stata svelata lunedì dal segretario del palazzo presidenziale dell'Eliseo, Alexis Kohler.
Il nuovo gabinetto è composto da 34 membri, tra cui figure di spicco ed ex ministri, per lo più politici conservatori e centristi.
Chi sono i nuovi ministri?
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Elisabetta Bornel'ex primo ministro, diventa ministro dell'Istruzione e la seconda figura più importante del governo.
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Jean-Noël Barrot rimane ministro degli affari esteri.
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Gerardo Darmaninex ministro dell'Interno, diventa il nuovo ministro della Giustizia.
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Bruno Retailleau rimane ministro degli Interni.
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Manuel Vallsex primo ministro sotto l'ex presidente François Hollande, diventa ministro dei territori d'oltremare.
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Sébastien Lecornu rimane il ministro delle forze armate.
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Rachida Data resta il ministro della Cultura.
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Eric Lombardo diventa il nuovo ministro dell'Economia.
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François Rebsamenex ministro di François Hollande, diventa il nuovo ministro dei Territori e del Decentramento.
L’obiettivo del nuovo gabinetto è quello di sopravvivere in carica abbastanza a lungo fino a quando non potranno essere indette le nuove elezioni parlamentari la prossima estate.
La Francia è in un pantano politico da quando il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto elezioni anticipate in estate dopo che il suo partito centrista ha perso contro l’estrema destra alle elezioni europee.
Da allora, la camera bassa del parlamento del paese è rimasta bloccata con tre blocchi distinti non disposti a lavorare insieme.
Una sfida chiave per il gabinetto di Bayrou è garantire l’approvazione del bilancio del paese per il 2025.
Il predecessore di Bayrou, Michel Barnier, è stato estromesso a meno di tre mesi dal suo mandato dopo aver tentato di approvare il bilancio della previdenza sociale senza un voto parlamentare, una mossa che ha portato alla sua caduta sotto l’amministrazione Macron.
Il partito di estrema sinistra France Unbowed (LFI) aveva già annunciato l’intenzione di presentare un voto di sfiducia contro il nuovo governo.
La composizione del governo è stata pesantemente criticata da più figure in quanto dà troppo potere all'estrema destra.
Xavier Bertrand, una figura di spicco dei conservatori, ha dichiarato di aver rifiutato una posizione sotto Bayrou postando sul suo account X (ex Twitter) che “si rifiuta di partecipare a un governo francese formato con l'approvazione di Marine Le Pen”.
Olivier Faure, leader del Partito Socialista (PS), ha ribattuto contro le scelte di Bayrou definendo il nuovo governo “una provocazione”.
Il nuovo primo ministro non è riuscito a negoziare con i socialisti più moderati per tentare di formare un governo ed evitare un potenziale voto di sfiducia.
Il primo Consiglio dei ministri si riunirà il 3 gennaio, mentre l'Assemblea nazionale resterà chiusa fino al 13 gennaio, quando si potrà votare la fiducia.
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