La scorsa settimana il Ministero degli Affari Esteri algerino ha convocato Stéphane Romatet, ambasciatore francese ad Algeri, per inviare “un severo avvertimento” a Parigi. La Francia è accusata di aver effettuato “operazioni e manovre aggressive” per “destabilizzare” il Paese, hanno riferito domenica diversi giornali.
Stéphane Romatet “ha significato la ferma disapprovazione delle massime autorità algerine di fronte alle numerose provocazioni e atti ostili francesi nei confronti dell’Algeria”, scrive il quotidiano governativo El Moudjahid.
Secondo Serata algerinala parte algerina “ha continuato a indicare verbalmente chiaramente l’origine di questi atti dolosi, la DGSE francese (Direzione generale della sicurezza esterna)”.
“Avvertimento severo”
La convocazione di Stéphane Romatet “suona come un severo monito, che arriva all’indomani delle gravi rivelazioni sul coinvolgimento [de la] DGSE, in una campagna per reclutare ex terroristi in Algeria allo scopo di destabilizzare il paese, secondo El Moudjahid.
La televisione nazionale e il canale di informazione pubblica continua AL24 News hanno recentemente trasmesso un documentario in cui si affermava che un “piano machiavellico” era stato “brillantemente sventato dai servizi di sicurezza algerini”, ricorda il giornale.
L’ambasciatore francese è stato accusato anche di “fatti altrettanto gravi, di slittamenti che non sono più solo un atto ostile, ma una notoria volontà di danneggiare gravemente l’Algeria”, assicura Serata algerina.
Un nuovo episodio di tensioni
Si tratta di “incontri organizzati all’interno di diverse rappresentanze battenti bandiera francese in Algeria e riconosciute come tali, che riuniscono attorno a diplomatici francesi di vario grado, principalmente agenti consolari dipendenti dalla DGSE, persone note per la loro dichiarata ostilità e permanente nei confronti degli algerini. istituzioni”, secondo questo giornale.
Questo nuovo episodio di tensione tra Algeri e Parigi avviene mentre lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal è detenuto da quasi un mese in Algeria, in particolare per “minaccia all’integrità territoriale”.