Il sindaco della città più meridionale di Gaza, Rafah, ha accusato oggi l’esercito di occupazione israeliano di trasformare deliberatamente la città in una zona invivibile.
“Le forze israeliane stanno demolendo, demolendo e facendo saltare in aria edifici residenziali, strutture di servizio e reti infrastrutturali in tutta la città”, ha detto Ahmed Al-Soufi in una nota.
Ha detto che le foto condivise dai soldati israeliani “mostrano chiaramente che il loro unico obiettivo a Rafah è il sabotaggio”.
Il sindaco ha definito l’assunzione da parte di Israele di società private per demolire edifici a Rafah e spostare le macerie verso destinazioni non identificate “un precedente nella sua guerra genocida” contro Gaza.
“L’assunzione di queste società dimostra l’esistenza di un piano premeditato attuato dalle forze israeliane per costringere i residenti a lasciare Rafah”, ha affermato.
Al-Soufi ha lanciato un appello alle organizzazioni internazionali e per i diritti umani affinché intervengano “per fermare questo piano criminale e proteggere ciò che resta degli edifici e delle strutture della città”.
L’esercito israeliano ha catturato Rafah a maggio, chiudendo il passaggio di Gaza verso l’Egitto e peggiorando le già catastrofiche condizioni umanitarie nella zona.
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