Il Barcellona è arrivato con il urgenza di ottenere un buon risultato a Dortmund dopo come vagava in campionato. E ne aveva bisogno con urgenza perché doveva da un lato fermare il colpo e dall’altro imporsi tra gli otto migliori della competizione che danno accesso diretto al secondo turno. E ha superato alla grande la prova. Un Barcellona affamato che non ha mai perso la faccia, superando la rivale e anche alcune decisioni arbitrali.
È chiaro che questa squadra gioca così È chiaramente il favorito per vincere la competizione. È vero che manca un mondiale fino a giugno, ma questo Barcellona è un’altra cosa. Il suo modo di gareggiare a Dortmund è stato eccezionale. Non era quella squadra che si lasciava andare o si arrendeva di fronte alle prime avversità. NO, questo Barça lotta fino alla fine e con Ferran che è stato il pezzo forte quando i titolari non si davano più abbastanza. Il Barça ha fatto della Champions League il giardino di casa.
Sta prendendo gusto al gioco. Lamine Yamal Utilizza sempre più spesso il passaggio con l’esterno per assistere i compagni. E li esegue con enorme maestria. Dopo un quarto d’ora ha effettuato un passaggio preciso per Rafhinha che, assolutamente solo e con tutto a suo favore, ha mandato la palla a lato. E anche il passaggio, seppur non con l’esterno, a Ferran nel terzo è da videogioco.
Di cosa Sposato Non è normale. Il ragazzo riesce a essere in tutti i posti di cui la sua squadra ha bisogno. È un’assicurazione per i difensori, soprattutto per i terzini, quando salgono per attaccare e arriva il contropiede avversario. Casadó appare lì per interrompere il tentativo del rivale. La progressione di questo ragazzo da quando Flick ha scommesso su di lui Dall’inizio della stagione è stato spettacolare.
A Siviglia, Flick lo ha già cambiato in anticipo contro il Betis. A Dortmund, a venti minuti dalla fine, il polacco è andato di nuovo in panchina. L’allenatore è chiaro che chi non gioca bene va in panchina, qualunque sia il suo nome. Roberto Lewandowski cioè un ragazzo di La Masía. La meritocrazia è sacra per Flick e i suoi giocatori lo apprezzano.
Ferran è già uscito dalla panchina contro il Betis segnando il secondo gol della partita. Il valenciano è ‘in fiamme’ perché una settimana prima aveva già segnato a Maiorca. Contro il Borussia arrivava e baciava il santo perché quattro minuti dopo essere entrato in campo ha segnato il gol che ha riportato in vantaggio i blaugrana.
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