Sventato piano di attentato islamista a Poitiers: “bombe fatte in casa”, studente di chimica, figlio di imam… Quello che sappiamo della vicenda

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l'essenziale
Tre giovani, tra cui uno studente di chimica e “il figlio di un imam”, sono stati arrestati a Nîmes e Nantes e poi incriminati sabato 8 dicembre a Parigi, sospettati di aver pianificato un'azione violenta di ispirazione jihadista con “bombe artigianali”.

Il municipio di Poitiers è stato preso di mira da un piano di attacco islamico? Tre giovani sono stati arrestati sabato 7 dicembre e incriminati sabato a Parigi. I tre hanno 19 e 20 anni. Uno è “studente di informatica” e “figlio di un cappellano imam che lavora in carcere”, secondo due fonti vicine al caso. Un secondo è uno studente di chimica.

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Bombe a tubo

Sono sospettati di aver ordinato materiale “per fabbricare bombe fatte in casa”, hanno detto domenica all'AFP due fonti vicine alla questione e una fonte vicina alle indagini. “Si scambiavano scambi sui social network”, secondo la fonte vicina alle indagini, ma si sarebbero addirittura incontrati secondo una delle fonti vicine al caso: almeno due di loro avevano tentato di fabbricare “insieme” delle bombe fatte in casa” in uno studente camera”.

Battaglia di Poitiers

Il municipio di Poitiers figurava tra gli obiettivi previsti dagli indagati, radicalizzati attorno alle teorie jihadiste, hanno indicato le due fonti vicine al caso. I giovani avrebbero voluto attaccare questo municipio a causa della simbolica battaglia di Poitiers, nel 732, dove Carlo Martello sconfisse le truppe arabo-berbere. Secondo queste due fonti si potrebbe citare anche la sede della Direzione Generale della Sicurezza Interna (DGSI). “Gli obiettivi non sono consolidati” in questa fase delle indagini, ha chiarito la fonte vicina alle indagini.

Arrestato a Nîmes e Nantes

Dopo il fermo presso la DGSI, i tre indagati sono stati interrogati dal gip e poi posti in custodia cautelare sabato 7 dicembre. Due di loro sono accusati di fabbricazione non autorizzata di ordigni esplosivi nonché di possesso e trasporto di sostanze o prodotti incendiari o esplosivi, ha confermato domenica 8 dicembre il Pnat. Anche loro, come il terzo imputato, sono indagati per associazione a delinquere terroristica.

Martedì e mercoledì, i tre uomini sono stati messi in custodia di polizia, dopo essere stati arrestati a Nîmes e Nantes, secondo una fonte vicina alle indagini. Sono stati arrestati nell'ambito di un'indagine preliminare aperta il 20 novembre, ha confermato il Pnat. Le indagini sono ora affidate ai magistrati inquirenti.

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