Pubblicato il 04/12/2024 19:26
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L'ex primo ministro difende il suo successore prima del voto sulle mozioni di censura presentate dal PFN e dalla RN, che potrebbero far cadere il governo di Michel Barnier.
“La comunità dell’odio costituisce quasi sempre la base delle amicizie.” Lo ha denunciato Gabriel Attal, presidente del gruppo “Insieme per la Repubblica” all'Assemblea nazionale “l’alleanza tra LFI e RN che si sta formando”prima della votazione sulle due mozioni di censura contro il governo di Michel Barnier, mercoledì 4 dicembre.
“Non è né nell’estrema sinistra né nell’estrema destra che i francesi potranno trovare l’antidoto”ritiene l'ex primo ministro, che difende il suo successore dopo i discorsi della maggior parte dei presidenti dei gruppi. “Il suo progetto è chiaro: agire e andare avanti”il giudice Gabriel Attal, il cui gruppo parlamentare non voterà le mozioni di censura della sinistra e della RN.
Gabriel Attal ha preso di mira in particolare i deputati della RN, di cui ha accusato “Malattia in casa e male per i francesi” : “Di fronte alla storia commetti un errore, ma non puoi farci niente. È più forte di te, è la tua natura.” Ha anche preso di mira “l'Alleanza della Sinistra guidata da Jean-Luc Mélenchon [qui] NPersegue un solo progetto: calpestare tutto, rovinare tutto e tassare tutto. (…) E poi ci sono quelli, ne sono profondamente convinto, per i quali c'è ancora tempo per ricomporsi.”dice ai socialisti.
Gabriel Attal ritiene che la censura, richiesta dai partiti di sinistra del Nuovo Fronte Popolare e dal Raggruppamento Nazionale, “farebbe solo dei perdenti”. “È giunto il momento di mettere da parte ciò che ci divide”stima l'ex primo ministro, per il quale “È giunto il momento che tutti i deputati del nostro Paese siano all’altezza della situazione e siano all’altezza delle proprie responsabilità”.
Il voto decisivo è atteso in prima serata. Il testo presentato dai gruppi di sinistra, che sarà votato per primo dopo gli interventi dei leader dei gruppi politici, dovrebbe essere votato dal RN, e quindi adottato dalla maggioranza assoluta dei deputati, salvo eventi drammatici.