Forse il campanello d’allarme può suonare un po’ meno forte per il Crystal Palace. Questa è stata una vittoria controllata e imponente contro avversari che a malapena hanno sferrato un colpo, allentando la pressione su Oliver Glasner e suggerendo che i veri timori di retrocessione potrebbero rivelarsi di breve durata. Il gol di Jean-Philippe Mateta, segnato poco prima dell’ora di gioco, ha fornito esattamente ciò che meritavano e ha gettato un velo di tristezza da inizio inverno su Portman Road.
Ipswich di solito metteva le squadre sotto pressione qui, ma erano frammentarie e sottomesse, la preoccupazione per Kieran McKenna era che sembravano una classe inferiore ai loro ospiti per tutto il tempo. Le squadre avevano iniziato a pari punti, ma se la squadra del Suffolk non riesce a trovare un modo per eguagliare gli avversari con la fisicità e il nous del Palace, verrà data per morta. Devono ancora vincere in casa e presto arriverà il momento in cui sarà necessario almeno un filo di vittorie per mantenere alto il morale locale.
Con temperature gelide la domanda al Calcio d’inizio era se entrambe le squadre avrebbero potuto accendere un fuoco nella lotta per la retrocessione. Ipswich ha sempre saputo che la stagione avrebbe rappresentato questa sfida, dato che finora il suo principale fallimento è stato l’incapacità di trasformare livelli di prestazioni costanti in risultati. È l’intramontabile preoccupazione delle squadre promosse, maneggevoli ma sdentate. Una serie di infortuni non ha certo aiutato e l’ultimo, quello dell’influente terzino destro Axel Tuanzebe, ha dato il vantaggio al locale Harry Clarke.
Per il Palace le ambizioni erano state più alte ad agosto e, per Glasner, la speranza era che l’euforia del drammatico pareggio di sabato contro il Newcastle potesse dare la propria spinta. Gli era mancata la polvere di stelle di Eberechi Eze ed è stato positivo che, dopo un mese di assenza, fosse pronto per iniziare una seconda partita in quattro giorni.
I punti di forza di entrambe le squadre durante la transizione erano chiari, Jack Clarke e Liam Delap che predavano per Ipswich e il loro difensore centrale Jacob Greaves, reduce da un infortunio, dirigeva un pericoloso lancio di Eze lontano da Mateta. Poi Harry Clarke ha giocato sublimemente Wes Burns nello spazio ma l’ala, forse ostacolata da una superficie scivolosa, è scivolata con i compagni di squadra in attesa del servizio.
Delap, un ventunenne tornato al passato, ha fatto crollare Maxence Lacroix dopo essere arrivato in ritardo su una palla che rimbalzava. Il pubblico di casa si è arrabbiato per una serie di calci di punizione concessi al Palace; era chiaro che avrebbero dovuto sopportare una rissa, il loro primo momento di emozione arriva al 23′ quando una punizione di Eze crea confusione fino all’intervento di Dara O’Shea.
Palace cominciò a dettare legge, Eze trovò le tasche e sembrò sempre più a suo agio. Greaves blocca un tiro al volo di Cheick Doucouré e ormai l’Ipswich fatica a mantenere il possesso palla. Il corner risultante ha visto Doucouré mandare una seconda palla in area per Trevoh Chalobah che ha portato di testa troppo alta la prima seria occasione della partita.
Poco dopo un passaggio pieno di errori di Ipswich porta Tyrick Mitchell a crossare e Greaves devia un errore di Daniel Muñoz. Poi il Palace avrebbe dovuto segnare quando Eze, liberato da Mateta, ha affrontato Arijanet Muric ma ha permesso al portiere di parare. A questo punto c’è una sola squadra in gioco anche se Doucouré, già ammonito, ha la fortuna di sfuggire ad un’ulteriore punizione dopo aver tagliato Jens Cajuste. Alla fine Ipswich si accorge di una minaccia: il colpo di testa di Clarke sul primo palo costringe Dean Henderson a una parata intelligente.
Erano stati ben al di sotto del loro migliore impulso, ma hanno iniziato il secondo tempo in velocità, con Delap che ha colpito di testa il cross di Burns a Henderson. Glasner non aveva sorprendentemente sostituito Doucouré con Jefferson Lerma; indipendentemente dal fatto che per coincidenza Ipswich abbia iniziato a spruzzare la palla in giro, senza causare eccessivi problemi, ma c’era la sensazione che gli ospiti sferrassero sempre un pugno più pesante e la prova presto arrivò.
Quando un attacco di Ipswich si è interrotto, Palace ha rotto la sinistra ed Eze ha alimentato Mateta sul canale interno. Aveva molto da fare ma, superando con sorprendente facilità il precedente impressionante Greaves, si è trovato di fronte a Muric e ha finito clinicamente.
Il tempismo è stato inadeguato per l’Ipswich, che di solito non si lascia sfuggire le partite. Avevano lottato per competere fisicamente, il che non è un tema insolito. McKenna effettua una tripla sostituzione ma Mateta ha subito l’occasione di concludere l’opera, Muric ferma con le gambe e mantiene viva la sua squadra.
Ipswich sentì l’odore di una tregua e, per la prima volta, respinse Palace di concerto. Omari Hutchinson spreca due volte buone posizioni di cross e, all’87’, un colpo di testa di Greaves finisce sul secondo palo senza che nessuno sia in grado di assicurarselo. Ma non è bastato e ora gli Eagles si chiederanno se la loro campagna sia finalmente decollata.